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“Striscia la notizia ha sempre rifiutato la pubblicità dei giochi d’azzardo“

“Striscia la notizia ha sempre rifiutato la pubblicità dei giochi d’azzardo“

“Striscia la notizia ha sempre rifiutato la pubblicità dei giochi d’azzardo“

Antonio Ricci intervistato dal presidente di Upa (Utenti Pubblicità Associati) al teatro Strehler di Milano

Musica dei Pink Floyd (Shine on your crazy diamonds) e immagine lisergica sullo sfondo. In sala oltre mille persone, il Gotha della pubblicità in Italia. Sul grande palco del teatro Strehler di Milano solo due poltrone: Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa (Utenti pubblicità associati), intervista Antonio Ricci. Si parla di attualità, del decreto Dignità e del divieto di sponsorizzazioni per i giochi d’azzardo (che, naturalmente, preoccupa non poco chi campa di pubblicità): “Striscia la notizia ha sempre rifiutato in trasmissione qualsiasi riferimento al gioco d’azzardo: non lo abbiamo mai spinto, e mai lo faremo”, taglia corto Ricci. Che, a proposito del suo rapporto con gli investitori pubblicitari, ricorda la storia del Tubo Tucker, che (in teoria) faceva risparmiare soldi ed energia, di certo metteva un sacco di soldi in spot. Tutti ricordano come andò a finire, con Striscia la notizia che smascherò la grande bufala del tubo. “Il pubblico sa che di noi si può fidare”, risponde quando gli viene chiesto il segreto di trent’anni di successi di Striscia. “Noi giochiamo sempre all’attacco, gli spettatori capiscono che ce la mettiamo sempre tutta, che lavoriamo duro tutti i giorni, che non li tradiremo mai. Anche per questo ogni anno faccio qualche cambiamento, ma sempre piccolo: il cambiamento non deve essere mai percepito come tradimento”. C’è spazio per ricordi e racconti, come quando, alla festa per gli 80 anni di Paolo Villaggio, la moglie del grande comico scambiò Ricci per l’architetto Renzo Piano. E Villaggio, naturalmente, giocò sull’equivoco: “Allora geometra, come va quel progetto che sta studiando per me?”. “ Mi scusi, ma quale progetto?”. “Ma quello per la mia tomba…”. E lì i due cominciarono a discettare su un’enorme sfera a forma di prostata con un inginocchiatoio dal quale si accedeva a un’urna funeraria a forma di clessidra. Ma, dal momento che le ceneri di Villaggio non erano ancora disponibili, il progetto non poteva andare in porto. Il pubblico in sala appalude. E ride. Gli altri relatori di Upasettanta, il convegno per celebrare i 70 anni dell’associazione del mondo della pubblicità erano Laurent Solly, vicepresidente per il Sud Europa di Facebook, Lorenzo De Rita, docente Ingegneria delle idee – Visiting Professor Politecnico di Torino e Luca Josi, responsabile Brand Strategy & Media di TIM.

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