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Le cinque cose da sapere sul caso BagniStar

Le cinque cose da sapere sul caso BagniStar

Le cinque cose da sapere sul caso BagniStar

È una ditta che promette di ristrutturare i bagni in una settimana. In realtà sono giunte in redazione numerose segnalazioni di clienti insoddisfatti. Le indagini di Max Laudadio sull’azienda e sui due fondatori, Ennio Massimo e Roberto Guerra.

Dopo l’ultimo servizio del 25 gennaio, Max Laudadio torna a occuparsi di BagniStar. L’inviato ha ricevuto ancora numerosissime segnalazioni di clienti insoddisfatti, che si lamentano che i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati. A molti è anche stato negato il diritto di recedere dal contratto, anche quando la richiesta è stata inoltrata entro i primi 14 giorni dalla firma. Per chi si fosse perso quello che è successo nelle scorse puntate, abbiamo preparato un riassunto con le cinque cose da sapere sulla società.

Che cos’è BagniStar?

BagniStar è il marchio di proprietà della società Star Italia S.p.A che promette di ristrutturare i bagni in una settimana. Tra i servizi “offerti”, c’è la possibilità di usufruire dei bonus Statali del 75%, che consentono di ottenere delle detrazioni fiscali

BagniStar, di cosa si lamentano i clienti

I clienti della società hanno segnalato il caso a Striscia la notizia, spiegando che non sono soddisfatti del servizio. Le lamentele riguardano i bagni in pessime condizioni consegnati dopo mesi di lavoro. Infiltrazioni dovute alla rottura di tubi, soffitti di locali sottostanti i bagni che crollano e sanitari fissati male. Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, i preventivi sono esageratamente alti. Inoltre, i bagni ristrutturati non rispondono alla normativa e i clienti rischiano sia di dover restituire l’importo che hanno detratto sia una sanzione dall’Agenzia delle Entrate. 

Di chi è la ditta?

L’amministratore delegato di Star Italia S.p.A è Ennio Massimo, mentre Roberto Guerra si autodefinisce responsabile installatori. Dall’indagine dell’inviato è emerso che in realtà sono Guerra e la moglie i capi effettivi della ditta. Ma, poiché in passato Guerra ha avuto dei fallimenti con diverse banche, non può più intestarsi nulla. I suoi debiti con gli istituti di credito si aggirano intorno ai 6/7 milioni di euro. Nonostante questo, però, i due vivono in una villa immensa e il responsabile installatori guida una Lamborghini. Da un ulteriore approfondimento è emerso che Guerra e Ennio Massimo hanno messo in piedi un’intricata ragnatala di società. Inoltre, secondo una fonte attendibile, i due prima o poi faranno fallire Star Italia S.p.A e Roberto Guerra porterà tutti i soldi in una società estera, attraverso dei conti stranieri che ha già aperto. 

Perché i venditori di Star Italia S.p.A non denunciano le malefatte?

Viene spontaneo chiedersi perché i venditori che lavorano per Star Italia S.p.A non denuncino ciò che viene fatto da quest’ultima. Sono tutti in malafede? Max Laudadio ha scoperto che ci sono due clausole che li legano a doppio filo con la ditta. La prima, il patto di non concorrenza, prevede che qualora un venditore decida di dimettersi prima di due anni debba pagare 50 mila euro alla società. La seconda stabilisce invece che quest’ultimo è destinatario di una formazione e si impegna a non rescindere il contratto prima di 12 mesi, pena una sanzione di 10 mila euro. Con questi vincoli gli ex collaboratori erano obbligati a continuare il lavoro, pur sapendo di stare imbrogliando tantissime persone. 

Bagni48, l’ultima trovata per rilanciarsi?

Dopo i primi servizi di Striscia la notizia, i social sono stati bombardati dalle inserzioni di Bagni48. Gli annunci pubblicitari promettono la trasformazione della vasca in una doccia, con il 75% di sconto in fattura. Alla fine del messaggio promozionale compare Roberto Guerra, che dice: «Bagni48, la velocità è il nostro motto». Laudadio ha scoperto che Bagni48 e BagniStar sono la stessa cosa, perché hanno la medesima partita Iva. Che questa sia l’ultima trovata dei due soci per rilanciare la propria attività dopo le incursioni del nostro inviato? Anche i collaboratori della ditta hanno girato un video col quale provano a smentire quanto detto dai clienti insoddisfatti. 

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