Sarà finalmente sistemata la via Quaranta di Bisacquino, arteria stradale in provincia di Palermo chiusa dal febbraio del 2015, cioè da quando un’alluvione causò l’isolamento dell’intera contrada, essendo tagliati i collegamenti con i Comuni di Chiusa Sclafani e di Giuliana.
Ben 40 abitazioni vennero evaquate a causa del crollo di un costone roccioso, con ingenti danni anche alle colture e ai manifatti. Gli abitanti della zona per tutto questo tempo sono stati costretti a dirigersi verso percorsi alternativi decisamente più onerosi.
Già nel 2017 ci eravamo occupati della vicenda con Stefania Petyx che aveva intervistato alcuni degli abitanti della zona. Tra questi il Signor Campisi, l’anziano che quella notte diede l’allarme a tutti.
Oggi finalmente arriva la bella notizia: l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico guidato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha programmato un intervento che restituirà sicurezza e piena fruibilità ai luoghi.
La gara per il ripristino della funzionalità dell’unica via di fuga è stata infatti pubblicata, con un importo di due milioni e ottocentomila euro. L’opera prevede il recupero della viabilità, impossibilitata finora dai detriti, dalla quantità di acqua mista a fango e dai massi di grandi dimensioni che l’hanno ricoperta.
In progetto anche la realizzazione di una paratia di pali della lunghezza di trenta metri lineari a ridosso del ciglio stradale e di un ponte di dieci metri che consentirà di scavalcare il torrente Monte Peloso. Un’altra paratia poi sarà collocata in prossimità del ponte e delle barriere di sicurezza verranno rifatte insieme alla pavimentazione stradale e all’impianto di illuminazione.