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Il rapper Paname accusato di stalking. Minacciò Brumotti con una canzone

Il rapper Paname accusato di stalking. Minacciò Brumotti con una canzone

Il rapper Paname accusato di stalking. Minacciò Brumotti con una canzone

Paname, il rapper venticinquenne di Lugo (RA) apparso sugli schermi di Striscia la Notizia dopo la canzone shock indirizzata a Vittorio Brumotti, è stato accusato di stalking.
La sua ex ragazza, Antonella Guidomei, è stata ascoltata nell’aula del Tribunale di Lugo dove ha dovuto ripercorrere i momenti dell’aggressione subita nel parcheggio fuori dal suo luogo di lavoro, a Fusignano, il 10 ottobre 2020.
La Guidomei ha raccontato, visibilmente scossa, di come Paname l’avrebbe tirata fuori dalla macchina: “tirandomi per i capelli e chiudendomi la mano nella portiera” e di come, rifugiatasi nel negozio nel quale lavorava, sia svenuta per l’enorme paura.
Oltre che per il reato di stalking, come annunciato dal Resto del Carlino, il rapper Paname dovrà rispondere di “condotte aggressive e persecutorie che avrebbe reiterato, tra insulti e controlli assillanti”.

La condotta aggressiva dell’imputato potrebbe non essere una sorpresa per il pubblico di Striscia la Notizia. Il programma aveva già sottolineato nello scorso novembre gli insulti, le minacce e il linguaggio violento utilizzato da Paname per attaccare Vittorio Brumotti, dopo il suo servizio sulla droga a Foggia in cui rimase anche ferito.


Nella sua canzone il rapper dichiarava come sulla testa di Brumotti ci fosse una taglia e, anche dopo le sue giustificazioni a quel linguaggio, parlava di come avrebbe voluto staccargli “gli occhi dalla faccia”.

Paname inoltre, nonostante il divieto di avvicinamento alla fidanzata, sembrerebbe continuare ad importunarla con alcuni messaggi tra cui l’ultimo, poco prima dell’udienza, nel quale l’avrebbe intimata di “non presentarsi in tribunale”.
Per questo motivo la Procura avrebbe chiesto un aggravamento della misura cautelare. L’avvocato del rapper, Nicola Casadio, ha di contro presentato la registrazione di una chiamata effettuata da Panama nella quale Antonella Guidomei, nell’episodio successivo all’aggressione del parcheggio, avrebbe dichiarato: “se non sei stato tu è stato qualcun altro”.A detta della ragazza la frase sarebbe stata pronunciata per cercare di chiudere la telefonata.
Paname verrà ascoltato prossimamente per raccontare la sua versione dei fatti.

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