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Il trapper Paname diffamò Brumotti nel suo videoclip: condannato a sei mesi dal Tribunale di Ravenna

Il trapper Paname diffamò Brumotti nel suo videoclip: condannato a sei mesi dal Tribunale di Ravenna

Il trapper Paname diffamò Brumotti nel suo videoclip: condannato a sei mesi dal Tribunale di Ravenna

Il Tribunale di Ravenna il 17 dicembre 2024 ha emesso una condanna a carico di Amin Bajtit, in arte Paname, giovane trapper, autore tra gli altri del brano Brumotti Freestyle. Il videoclip di quella canzone era stato girato a San Severo di Foggia ovvero la cittadina in cui il nostro inviato Vittorio Brumotti – durante la realizzazione del suo servizio andato in onda il 7 ottobre 2021 e dedicato allo spaccio incontrollato in zona San Bernardino – era stato violentemente aggredito, tanto da riportare un trauma facciale e trenta giorni di prognosi.

La canzone, che contiene frasi come «Questa è per quel cancro di Brumotti» e ancora «Brumotti merda, sulla tua testa ci sta una taglia», poche ore fa è costata all’artista 28enne residente a Lugo una condanna a sei mesi per diffamazione aggravata da parte del Tribunale di Ravenna, come riporta l’Ansa.

In pratica – come spiega anche il Corriere della Sera edizione di Bologna – il trapper era imputato anche per le minacce contenute nel brano. Ma quella imputazione è stata esclusa in quanto il giudice Piervittorio Farinella l’ha ritenuta già assorbita da un precedente giudizio. Il video del trapper fu infatti girato, come detto, a San Severo nel Foggiano: nel tribunale pugliese fu estinto un primo procedimento in merito: lì Paname patteggiò una condanna di un anno e quattro mesi (pena sospesa) per vilipendio, istigazione a delinquere e tentata violenza privata. La pronuncia di poche ore fa in Emilia Romagna è dunque stata emessa “in continuazione” con la precedente condanna rimediata a Foggia per gli stessi fatti.

Il nostro Brumotti, sentito lo scorso giugno nelle aule del Tribunale di Ravenna, si era detto disponibile a ritirare la denuncia nei confronti del rapper qualora questo avesse quantomeno porto le proprie scuse.

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