Il mozzicone di sigaretta è il rifiuto inquinante più abbandonato al mondo. Uno scarto che deturpa pure la bellezza delle spiagge, d’estate e d’inverno.
Ad agosto è tempo per molti di prendere il sole, di rilassarsi sulla riva e rinfrescarsi tra le onde cristalline. Torna dunque più attuale che mai la campagna di Striscia la notizia «No mozziconi a terra», per sensibilizzare i cittadini e i Comuni e trovare soluzioni al problema delle cicche disperse. Ma quante migliaia di sostanze tossiche contengono i mozziconi che – scomposti da fattori come luce solare e umidità – rilasciano microplastiche, metalli pesanti e altri elementi chimici? Max Laudadio ci rinfresca la memoria ecologica in questo video…
La legge del 28 dicembre 2015 che prevede disposizioni per promuovere misure di green economy ricorda che è vietato abbandonare scarti dei prodotti da fumo non solo sul suolo e nelle acque ma anche negli scarichi: altro problemone dei nostri tempi.
L’inviato del tg satirico di Antonio Ricci ci ha parlato spesso di iniziative brillanti e simpatiche in materia, come lo scambio virtuoso di «Teniamo la spiaggia più pulita»: veniva regalata una birra alla spina a chi portava un bicchiere pieno di mozziconi! C’è poi «Ma il mare non vale una cicca? », sponsorizzata con un divertente video di grande successo social. E pure Riccardo Trombetta e molti altri inviati di Striscia si erano occupati di questa brutta abitudine (Stefania Petyx, Moreno Morello, Chiara Squaglia, Jimmy Ghione, Rajae Bezzaz, Antonio Casanova, Luca Abete, Pinuccio e altri). Ma per fortuna tanti sindaci d’Italia hanno aderito negli anni passati al patto di Striscia e alle campagne dell’Oms. E molti lo hanno fatto o rilanciato di recente.
Stop mozziconi, le iniziative da Agrigento a Merano, da Lecce a Vicenza
C’è chi realizza portacenere comunali che assomigliano a piccole opere d’arte e si notano di più. Nel Vicentino utilizzando i contenitori a forma di sigaretta si può far vincere un tesoretto agli alunni del proprio paese, da Altavilla a Grisignano di Zocco. Il Comune che raccoglie più rifiuti riceve un contributo di 500 euro da donare alle scuole. A Cammarata nell’Agrigentino a creare con materiali di riciclo nuovi raccoglitori di stoccaggio sono stati gli studenti. Iniziative simili si segnalano in molti posti, da Merano in Alto Adige (un cubo raccoglitore trasparente) a Veglie nel Leccese (i contenitori “smokito”). E che dire del robot intelligente che raccoglie i mozziconi di sigaretta anche su terreni accidentati e lungo vicoli, mulattiere o crêuze genovesi? Dopo averle inquadrate con gli occhi-telecamera, il quattrozampe robotico presentato a luglio 2024 risucchia le schifezze inquinanti: Vernazzola ha ospitato alcune delle sue prove generali.
Onu e Oms, la campagna per il contrasto alle microplastiche contenute nei filtri delle sigarette
E i resti delle cicche possono essere inghiottiti da uccelli e piccoli mammiferi, pesci e tartarughe, che li scambiano per cibo e potrebbero morire per avvelenamento da tossine o soffocamento. Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) e il Segretariato della Convenzione quadro Oms per la lotta al tabacco hanno lanciato una campagna per il contrasto alle microplastiche contenute nei filtri delle sigarette. Il tema è stato ricordato anche durante la Giornata mondiale senza tabacco celebrata ogni 31 maggio (quest’anno il tema era “Proteggere i bambini dalle interferenze dell’industria del tabacco”).
I mozziconi oggi possono diventare biocarburante green o tavole da surf, magari per le Olimpiadi!
Chiudiamo ricordando che certe campagne vengono ideate anche direttamente dai cittadini: i residenti veneziani presi d’assalto dal turismo di massa non ne possono più. Oltre ai tradizionali avvisi «No rubbish» (non lasciare immondizie) e «No picnic area», in una calle di San Zaccaria ne sono spuntati altri due: «Messaggio per gli incivili: non gettare per terra i tuoi mozziconi di sigaretta!!! Rispetta il tuo prossimo e vivi 100 anni» e «Questa è una calle veneziana e non il tuo posacenere».
Gli scarti gettati vengono “strappati” a un nobile futuro: oggi possono diventare tavole da surf (magari per le Olimpiadi) oppure biocarburante green, montature per occhiali, aiuole o piastrelle in ceramica sostenibile. E visto che pare ci siano 5 mila miliardi di mozziconi da smaltire ogni anno…