Il 7 e l’8 novembre si è tenuta a Roma la Conferenza nazionale sulle dipendenze, due giornate di incontri e riflessioni dedicate ai temi delle dipendenze da sostanze, dell’abuso di alcol e del gioco d’azzardo, fenomeni che coinvolgono sempre più giovani e famiglie in tutta Italia. Tra le figure centrali della giornata segnaliamo Vittorio Brumotti, che ha portato a termine coraggiose campagne contro gli spacciatori nelle più difficili piazze del Paese. Nella foto in alto lo vediamo con Roberto Mineo, presidente del Centro Italiano di Solidarietà “don Mario Picchi” ETS, durante l’incontro che si è svolto nel segno del comune impegno contro le dipendenze, in primo luogo a fianco dei più giovani.
L’inviato non solo è stato aggredito più volte e in modo pesante ma di recente è stato minacciato con una pistola nel Vercellese, insultato in ogni modo nel quartiere Laurentino 38 di Roma prima e dopo il grande blitz antidroga di inizio anno, ma a febbraio è stato anche “messo in guardia” da un pezzo grosso dello spaccio milanese, un narcotrafficante albanese. «…Stanno facendo una colletta per farti male, perché stai rompendo i cog***ni alle piazze di Milano e di tutta la Lombardia. Stanno raccogliendo dai 200 ai 1000 euro a testa. Apri gli occhi». Ecco il servizio:
Da sempre Striscia la notizia affronta questi argomenti con servizi, inchieste e denunce.
Max Laudadio, in questo servizio, raccontava come alcuni tossicodipendenti in cura a Pavia vendessero metadone a dei ragazzini, che poi lo mescolavano con alcol per sballarsi.
Qui invece Jimmy Ghione aveva verificato come, in alcuni locali di Roma, non venisse rispettato il divieto di somministrare alcolici ai minorenni, favorendo così l’abuso e la dipendenza da alcol tra i più giovani.
A proposito di dipendenza dal gioco d’azzardo, invece, Luca Abete documentava come alcune donne si prostituissero per ripianare i debiti contratti nelle sale bingo. Addetti alla vigilanza spiegavano che si trattava spesso di casalinghe o lavoratrici affette da ludopatia.
Ma la dipendenza dal gioco d’azzardo rappresentava un rischio anche per i più giovani. Marco Camisani Calzolari spiegava come alcuni videogame nascondessero dinamiche simili al gioco d’azzardo, con funzionalità in grado di creare assuefazione, e ne parlava insieme a un esperto.
