Era il 27 febbraio 1995 quando Raffaele Arena, alias Lello Arena, si sedeva per la prima volta dietro al bancone di Striscia la notizia. Al fianco del cabarettista napoletano, che compie gli anni il 1° novembre, c’era Enzo Iacchetti, suo unico collega di scrivania. I due hanno condotto insieme fino al 17 giugno dello stesso anno (escludendo però il 24 aprile, giorno in cui Arena è stato affiancato da Mauro Iacchetti, il fratello di Enzino). Un’avventura replicata poi l’anno seguente, quando Lello e Enzo hanno preso le redini del tg satirico dal 26 febbraio 1996 al 15 giugno. Finora l’attore e regista, noto per aver fatto parte del gruppo teatrale La Smorfia con Massimo Troisi ed Enzo Decaro, ha condotto 182 puntate, l’ultima appunto il 15 giugno ’96.
Con Iacchetti l’attore napoletano è stato anche protagonista di una sit-com di Antonio Ricci, Quei due sopra il varano, scritta con autori come Max Greggio, Gennaro Ventimiglia e Lorenzo Beccati e con, tra gli ospiti, Pamela Prati, Carlo Croccolo, Emilio Fede, Paolo Brosio e Dario Ballantini. In quella serie, andata in onda nella stagione ’96-’97 su Canale 5, Nello interpretava un agente dello spettacolo dalle prospettive incerte che doveva gestire la carriera di Enzo.
La coppia di sosia che non ti aspetti: Pedro Almodóvar e Lello Arena
Ma oltre a condurre Striscia, Lello Arena è stato anche protagonista dei servizi del programma di Antonio Ricci. In occasione del suo compleanno noi vi riproponiamo questo del 26 dicembre 2019, in cui veniva fatta notare una certa somiglianza tra il cabarettista e il regista spagnolo Pedro Almodóvar. E voi cosa ne pensate, si tratta davvero di un’insospettabile coppia di sosia?
Per non parlare poi di quando il 30 gennaio 2008 Jimmy Ghione si era recato a Napoli per incontrare Vittoria Polidori, la responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace. La donna stava andando dal sindaco di allora insieme ad altri esponenti dell’organizzazione (tra cui il direttore delle campagne di Greenpeace Giuseppe Onufrio), per presentargli le loro richieste in materia rifiuti. L’intento era fargli presente che era possibile realizzare in tempi brevissimi la raccolta differenziata domiciliare in città, raggiungendo oltre il 70%. Una campagna appoggiata dallo stesso Lello che aveva mostrato una bicicletta, una caffettiera, dei maglioni di pile e altri oggetti realizzati con materiali di scarto: «È il momento di scendere in campo e di fare qualcosa».