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Aggressione razzista: condannati i trapper Jordan e Traffik

Aggressione razzista: condannati i trapper Jordan e Traffik

Aggressione razzista: condannati i trapper Jordan e Traffik

Ad agosto 2022 i due hanno gettato la bicicletta di un immigrato nigeriano sui binari della stazione di Carnate, mentre gli urlavano insulti a sfondo razzista. Devono scontare rispettivamente 4 anni e 4 mesi e 5 anni e 4 mesi: su Jordan pende una denuncia per istigazione a delinquere ai danni di Vittorio Brumotti.

Il Gup di Monza ha condannato i trapper Jordan Jeffrey Baby e Traffik, nomi d’arte di Jordan Tinti e Lorenzo Falagà, 25 e 26 anni, per rapina aggravata dall’odio razziale al termine di un processo con rito abbreviato. Le pene sono 4 anni e 4 mesi di reclusione a Tinti e 5 anni e 4 mesi a Falagà. Striscia la notizia si è già occupata di Jordan Jeffrey Baby: nel 2019 l’inviato si è recato a Monza per documentare una piazza di spaccio e ha ricevuto minacce e insulti dal rapper, nel 2021 denunciato per istigazione a delinquere ai danni di Vittorio Brumotti

I trapper Jordan Jeffrey Baby e Traffik: l’aggressione a un migrante nigerian

La vicenda risale all’agosto 2022, quando i due hanno aggredito un migrante nigeriano mentre percorreva il sottopassaggio pedonale della stazione di Carnate, di ritorno dal lavoro. Gli hanno strappato lo zaino e la bicicletta, gettando quest’ultima sui binari mentre urlavano: «Ti ammazziamo perché sei nero». Erano anche armati di coltello. Pochi giorni dopo sono stati fermati dai carabinieri grazie alla descrizione fornita dalla vittima, che ha anche scattato col cellulare delle fotografie agli aggressori.

Oltre alle pene i trapper devono pagare una provvisionale di 10 mila euro alla vittima

In aggiunta alle pene, i trapper sono stati condannati a versare una provvisionale di 10 mila euro al 42enne nigeriano. Entrambi hanno precedenti penali: Jordan nel 2019 è stato denunciato per aver danneggiato il tettuccio di un’auto dei carabinieri saltandoci sopra. Il video è stato poi pubblicato sui social. Traffik è invece noto a Roma, dove ha commesso dei reati. 

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