Il Premio nazionale Sergio Staino - Pitoon, lanciato dal Festival della canzone umoristica d’autore Dallo Sciamano allo Showman che inizia il 2 agosto 2024 in Vallecamonica, nasce a meno di un anno dalla scomparsa del grande disegnatore, vignettista e giornalista: un concorso aperto fino al 31 luglio. Tante le iniziative per ricordare l’autore delle strisce con Bobo protagonista.
Il primo sito Unesco della Penisola, quello delle incisioni rupestri in Valle Camonica, omaggia uno dei più grandi artisti italiani celebrando da quest’anno il Premio nazionale Sergio Staino – Pitoon, lanciato dal Festival della canzone umoristica d’autore Dallo Sciamano allo Showman che apre il 2 agosto la sua 22esima edizione.
Il disegnatore, architetto e giornalista toscano, nato a Piancastagnaio nel Senese nel 1940, vissuto a lungo a Scandicci e scomparso il 21 ottobre 2023, era grande amico di Striscia la notizia e di Drive In, trasmissione di Antonio Ricci con la quale il papà di Bobo aveva collaborato, prestando le storie del mitico personaggio con occhiali e nasone alla capacità comica dell’attore, cantautore e regista Paolo Pietrangeli. Quest’ultimo, autore del brano “Contessa”, vincitore del Premio Tenco e poi regista di Amici di Maria De Filippi, Maurizio Costanzo Show e C’è Posta per Te, impersonava l’intellettuale di sinistra emblema dell’auto-satira, critico nei confronti del partito ma allo stesso tempo dolcemente introspettivo. Negli sketch per Drive In Pietrangeli era dunque quel Bobo nato su Linus nel 1979, tra Renault 4 e roulotte, un po’ Umberto Eco e un po’ alter ego del suo autore, mentre i suoi vivaci e curiosi bambini erano interpretati dai figli del vignettista stesso, Ilaria e Michele.
«Bobo nacque, come spesso accade, per disperazione. Ero un uomo inquieto, in crisi. Cercavo che cosa fare da grande. L’immagine di Bobo nacque d’istinto. Anche il nome. Bobo è un arrabbiato, disilluso, romantico, democratico, di sinistra».
Sergio Staino con la sua pungente ironia è stato per decenni vignettista per l’Unità, di cui fu anche direttore. Pur non credente, la sua fantasia e la sua apertura mentale lo portarono a inventare le strisce di Hello Jesus su un quotidiano cattolico come l’Avvenire. «Per me Gesù è un bellissimo personaggio storico, il primo dei socialisti, il primo a combattere per i poveri» disse a questo proposito Staino che nel 1986 fondò e diresse anche il settimanale satirico Tango, supplemento de l’Unità.
Tv, cinema, teatro e giornali i suoi strumenti d’espressione a dispetto di un problema alla retina che cominciò a disturbarlo prima ancora dei 40 anni: continuò a disegnare prima a mano e poi attraverso la tecnologia. «Il disegno io lo penso sempre molto e così mi sono accorto che la mia mano destra si muoveva da sola e disegnava quello che avevo in testa».
E la sua mano destra dal 2003 per vent’anni ha ri-disegnato anche le incisioni rupestri camune che oggi molti conoscono proprio grazie all’invenzione di Pitoon – Pitoti in Cartoon (dalla parola che indica le figure incise). Un progetto partorito insieme alla scrittrice Nini Giacomelli, anche autrice di testi di canzoni, ideatrice del Festival della canzone umoristica d’autore che premiò lo stesso Antonio Ricci con la targa Shomano 2011 con questa motivazione: «Personaggio atipico e schivo, già uomo di spettacolo in prima persona, avanguardista mediatico della comunicazione satirica d’autore, ha saputo mantenere la sua innata signorilità in un mondo urlato».
Fino al 31 luglio 2024, dunque, illustratori, vignettisti e cartoonist tra i 18 e i 40 anni potranno sottoporre all’attenzione della giuria presieduta da Ellekappa le proprie opere inedite nella sezione che comprende “fumetto, vignetta, striscia o illustrazione” o nell’altra dedicata al “cartone animato”. Informazioni sul sito premiostaino-pitoon.it e invii fino alle 12 di mercoledì 31 luglio. Potranno partecipare gratuitamente candidati di qualsiasi nazionalità, luogo di origine o residenza. A promuovere l’iniziativa è il Centro culturale Teatro Camuno di Breno con il contributo della Comunità montana di Valle Camonica e del Gruppo di coordinamento del sito Unesco: coproduzione con la Fondazione Valle dei Segni. Il sito della valle bresciana ospita circa 300mila segni incisi su 1800 rocce in 30 diversi comuni e distribuiti in 8 parchi.