Sono quasi 2.700 le puntate di“Striscia la notizia” che Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti hanno condotto insieme dal 1994 a oggi, ben 31 edizioni. E stanno per aumentare: lunedì 9 dicembre la coppia torna dietro al bancone del tg satirico di Antonio Ricci, raccogliendo il testimone dei palermitani Roberto Lipari e Sergio Friscia. Anche stavolta ci terranno compagnia la sera del 25 dicembre: sarà il loro venticinquesimo Natale a “Striscia”.
Voi a Natale cosa vi regalate?
Enzo: «Dipende, a volte ricicliamo ed Ezio mi riporta un regalo che gli ho fatto io otto anni fa. In genere però lui mi regala un buon vino e io l’olio che faccio nelle Marche».
Ezio: «Ma quali vino e olio: lui mi regala sempre fagioli in scatola, io invece solo acciughe scadute (ride)».
Qual è il regalo che sperate di ricevere ma nessuno vi fa mai?
Enzo: «Un bel biglietto per vedere una partita dell’Inter in tribuna. Sono tifoso da sempre eppure non me li danno mai».
Ezio: «Dai, se cominci a tifare Juve ti porto io in tribuna!».
Siete pronti a tornare dietro il bancone di “Striscia”?
Enzo: «Non vedo l’ora di rivedere Ezio e il suo naso (ride). Lavorare a “Striscia” è un po’ come andare al liceo, solo che ormai noi siamo ripetenti da più di 30 anni».
Ezio: «Più che ripetenti ormai siamo nel corpo docenti. Anzi no, siamo i vicepresidi».
Quest’anno c’è anche un velino, Gianluca Briganti. Avete già fatto le presentazioni?
Enzo: «No ma so che è un ottimo ballerino, i miei colleghi a teatro ne parlano bene. Però avete notato che somiglia a Enrico Beruschi da giovane?»
Ezio: «Beruschi ne sarebbe entusiasta. A me ricorda più una figura mitologica come Ulisse».
Dopo tutti questi anni assieme vi conoscete benissimo. Qual è il peggior difetto dell’altro?
Enzo: «È diventato puntuale. Prima arrivava sempre all’ultimo ed era divertente aspettarlo e sentire le scuse che si inventava per giustificarsi».
Ezio: «In realtà arrivo così in ritardo a un impegno da sembrare in anticipo per quello successivo. Il suo più grande difetto invece è che quando mi invita a cena cucina sempre la busecca (la tipica trippa alla milanese, ndr), che io non mangerei neanche se fossi su un’isola deserta».
Il miglior pregio?
Enzo: «Riesce a farmi ridere anche solo guardandolo in faccia: ci riescono solo lui, il mio cane, Stanlio e Ollio».
Ezio: «È una persona sincera. Di questi tempi è una qualità che vale tantissimo».
Leggi l’intervista integrale su Tv Sorrisi e Canzoni, in edicola da martedì 3 dicembre 2024.