«La mia apprendista è brava» dice l’illusionista a proposito della co-conduttrice di Paperissima Sprint. «Ma devo ancora convincerla a entrare nella teca piena d’acqua a testa in giù...». L'intervista integrale del settimanale Gente a Casanova e Lanfranchi
Quando Antonio Ricci in estate ha chiamato il mago Casanova alla conduzione di Paperissima Sprint insieme a Roberta Lanfranchi non si capiva bene chi fosse il più preoccupato dei due: se il mago chiamato a fare il conduttore o la conduttrice a fare la… maga (o a subire le magie del mago). È finita con i due che si sono educati a vicenda, Roberta a dettare i tempi televisivi a Casanova e Casanova a insegnare magia alla Lanfranchi. La quale ringrazia e qualche complimento finisce per farselo: «Come apprendista maga mi darei un 6 meno, sicuramente mi diverto moltissimo e una certa padronanza nei giochi di prestigio comincio ad averla», ci dice nel suo camerino di Mediaset a Cologno Monzese (Milano). Con Casanova ha appena ripassato una serie di magie natalizie che vi proponiamo in queste pagine, magari tentando di sperimentarle a casa vostra durante le vacanze di fine anno.
Potrete, se ci riuscite, tagliare una corda e restituirla (quasi) istantaneamente intera, oppure presentare una scatola dei doni natalizi vuota, prima di riempirla magicamente al volo… Giochi da ragazzi, a patto di possedere la tecnica e una certa pratica, quelle che Casanova ha affinato negli anni cominciando con il fare il pianista, avviato com’era a una carriera da concertista: «In effetti, per andare a lezione dal mio maestro dovevo spesso prendere un treno gelato in Romagna e per scaldare le dita mi tornava utile maneggiare un mazzo di carte, quello che sarebbe poi diventato uno dei primi strumenti del mio mestiere di mago».
Quell’attacco di Giuseppe Conte
Dalle carte in poi Antonio Montanari, vero nome del mago Casanova, di strada ne ha fatta parecchia, anche al fianco di Ricci, che non manca di svelarne il lato ironico e autoironico. All’ironia è ricorso anche in tempi recenti, per fronteggiare addirittura un attacco di Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle che lo ha paragonato a quei politici che fanno trucchi, ma poi vengono scoperti subito. «Intanto l’ho sbalordito con un numero di prestigio che lo ha lasciato di stucco», ha replicato il mago Casanova. «E poi vorrei ricordargli che anche lui, come mago, non è un granché, in fondo sono mesi che cerca di far sparire Beppe Grillo dal suo movimento politico e qualche difficoltà l’ha avuta, anche se ora sembra la volta buona…».
Roberta al suo fianco si diverte e in qualche caso si allarma: «Mi ha pure segato non in due, ma in quattro parti, però alla fine mi ha ricomposta per bene».
«Ce ne fossero di colleghe come lei, vorrei cercare di duplicarla per magia, ma forse è al di sopra delle mie possibilità, non vorrei combinare una papera, mi limito a imparare da lei», conferma modestamente Casanova.
In scena in questi giorni nei teatri d’Italia da Milano a Taranto con il suo spettacolo Il mago, Casanova adora raccontare anche la storia dei suoi numeri e soprattutto dei grandi maestri della magia a cui si ispira, a partire dal grande Harry Houdini, di origini ungheresi, del primo Novecento, che amava liberarsi da manette, catene, corde, camicie di forza. Le sue evasioni erano celebri e celebrate in tutto il mondo e a un certo punto della sua vita sentì pure la necessità di svelare alcuni dei suoi trucchi, come a volersi togliere un peso di dosso. «E poi rievoco, perché mi affascina enormemente, pure l’illusionista americano di fine Ottocento Harry Kellar e la sua tecnica per far levitare i corpi, a cui in qualche modo mi ispiro persino per far volare calici da champagne o phon in una sala trucco tv».
Numeri storici a cui la stessa Roberta viene sottoposta ormai quasi quotidianamente, però non ha ancora avuto il coraggio di farsi rinchiudere dentro una teca piena d’acqua a testa all’ingiù.
Il grande numero della fisarmonica di carte
«Vedremo, intanto da Mediaset non mi muovo, qui sono ormai di famiglia, vi lavoro da oltre trent’anni, se avessi desiderio di passare ad altro sarebbe un campanello d’allarme, mi darebbe la sensazione di annoiarmi e le cose non stanno affatto così». Difficile non trovarla sorridente e pare che sia davvero così come appare, felice di fare quello che fa, al settimo cielo anche in famiglia, «con marito e figli meravigliosi, l’unica nota dolorosa è la morte di uno dei miei due coniglietti».
Il mago Casanova richiama Roberta all’ordine, c’è da provare il numero dei calici volanti sul tavolo di Striscia la notizia, che condivide i suoi spazi televisivi con Paperissima, poi quello della fisarmonica di carte nel museo della stessa Striscia. Lo show può andare avanti.
In alto i calici
Sul mitico tavolo di Striscia la notizia, il “mago” Antonio Casanova, 52 anni, e Roberta Lanfranchi, 50, in versione assistente del mago, celebrano i loro primi quattro mesi alla conduzione di Paperissima Sprint con un numero di magia natalizia: un brindisi al nuovo anno con i calici che prendono il volo mentre viene versato lo champagne. Un effetto che Casanova dedica al nonno Abdon, da cui ha ereditato il suo primo libro di trucchi magici, quelli di Robert Houdin, il grande prestigiatore francese del Settecento da cui Houdini, che in realtà si chiamava Erich Weiss, prese il nome.
«In alto i calici» è uno dei 7 numeri di magia natalizia suggeriti sulle pagine di Gente in edicola venerdì 13 dicembre 2024.
