Antonio Ricci

La svolta artistica di Antonio Ricci avviene a soli 28 anni quando firma come autore “FANTASTICO” programma di prima serata del sabato di Rai Uno, condotto da Beppe Grillo, Heather Parisi e Loretta Goggi. Da allora Antonio Ricci ha realizzato programmi che hanno fatto la storia della televisione, sia per la Rai che per Mediaset, come la prime tre edizioni di “Fantastico” (1979, 1981, 1982)

Ideato da Antonio Ricci, con la regia di Enzo Trapani, Te la do io l'America! è un programma andato in onda sulla Rete 1 nel 1981 per sei puntate. Protagonista Beppe Grillo, che commentava con ironia curiosità, manie e contraddizioni degli Stati Uniti.

Programma divenuto un cult della televisione e che ha dato notorietà ad alcuni dei comici italiani più celebri del piccolo schermo. Trasmesso in prima serata su Italia 1 dal 1983 al 1988, lo show ideato da Antonio Ricci è stato da lui definito «una macedonia di generi, una via di mezzo tra sit-com, varietà, effetti speciali, satira politica, parodie, gag, barzellette, tormentoni». Condotto da Gianfranco D'Angelo ed Ezio Greggio, ha visto la partecipazione di Carmen Russo, Lory Del Santo, Enrico Beruschi, Giorgio Faletti, Carlo Pistarino e tanti altri.

Seguito di Te la do io l'America!, lo show è stato ideato da Antonio Ricci e condotto da Beppe Grillo con la regia di Enzo Trapani. È andato in onda per sei puntate su Rai Uno nel 1984 e ha visto la partecipazione di una giovanissima e allora ancora sconosciuta Lorella Cuccarini.

In onda su Italia 1 in seconda serata per 32 puntate nel 1987, il programma vedeva protagonisti Syusy Blady e Patrizio Roversi in uno studio che riproduceva l'interno di un dirigibile pirata da cui si lasciava intendere che venissero intercettati segnali dai canali televisivi del resto del mondo. Un'idea che raccolse diversi consensi, tra cui quello di Umberto Eco che definì Lupo solitario il “varietà del futuro”.

Programma ideato da Antonio Ricci per Italia 1, la cui messa in onda era prevista per il febbraio 1988, ma che non vide mai la luce. La puntata zero, infatti, scatenò numerose polemiche per svariati motivi, tra cui un nudo integrale di Moana Pozzi.

Versione rimaneggiata di Matrjoska, il programma deve il suo nome proprio al fatto di essere nato dalle ceneri della puntata zero mai andata in onda. Preparato a tempo di record, è andato in onda dall'aprile al luglio 1988 su Italia 1 in seconda serata e vedeva protagonista il cast di Lupo Solitario e dello stesso Matrjoska, tra cui Syusy Blady, Patrizio Roversi, Moana Pozzi e una giovanissima Sabina Guzzanti.

In onda su canale 5 dal 1988 al 1989, la trasmissione è stata ideata da Antonio Ricci e deve il suo titolo a una duplicità di significati: il termine “audience” con cui si intende la rilevazione statistica dei telespettatori, e la parola latina il cui significato sarebbe “colui che odia”. Nel cast, oltre a reduci del Drive In come Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo, anche Lorella Cuccarini che proprio all’interno del programma ballava e cantava la sua hit La notte vola.

Il 7 novembre 1988 nasce quello che è entrato nel Guinness World Record come “il più longevo programma televisivo satirico di informazione per numero di puntate al mondo”. Ideato da Antonio Ricci e trasmesso per la primissima edizione su Italia 1, prima di passare su Canale 5 l’edizione successiva creando, di fatto, la fascia dell’access prime time e dando vita alla figura delle Veline. La prima edizione vedeva alla conduzione Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo, cui sono seguiti oltre 70 conduttori che si sono alternati nel corso delle diverse stagioni.

Programma cult degli anni Novanta, andato in onda per la prima volta in prima serata su Canale 5 proprio nel 1990 e diventato un appuntamento caro al pubblico negli anni a seguire, grazie alla riproposizione di gaffe, errori e cadute di personaggi dello spettacolo, politici e persone comuni. Condotto nella prima edizione da Lorella Cuccarini ed Ezio Greggio, ha visto al timone anche la stessa Cuccarini con Marco Columbro, Natalia Estrada e Teo Teocoli e Gerry Scotti con Michelle Hunziker. Dalla trasmissione nacquero poi diversi spin-off, tra cui si annovera il più longevo Paperissima Sprint.

Nel 1996 Antonio Ricci debutta nella scrittura di una serie tv con la sitcom Quei due sopra il varano, trasmessa in seconda serata il venerdì sera dopo Paperissima. Protagonisti Lello Arena ed Enzo Iacchetti, all'epoca già conduttori di Striscia la notizia.

Antonio Ricci firma anche i casi televisivi delle ultime estati: "Veline" è risultato essere il programma più visto di sempre di Canale 5 nella calda stagione

Nato come versione ironica del format Veline, il programma ideato da Antonio Ricci vedeva gareggiare in prove di ballo e di varie tipologie artistiche simpatiche signore al di sopra dei 65 anni di età. Velone è andato in onda per due edizioni, nelle estati del 2003 e del 2010.

Game show trasmesso su Canale 5 per la prima volta nella stagione 2006/2007 e successivamente su Italia 1 nel 2016/2017 con la conduzione di Teo Mammuccari e vincitore di un Telegatto come programma rivelazione dell’anno nel 2007. Nella prima versione al fianco del conduttore anche Juliana Moreira e il Gabibbo, mentre dieci anni dopo figuravano nel cast la valletta Laura Forgia e il comico Carlo Kaneba.

Nel marzo 2014 Antonio Ricci ha firmato "Giass" (acronimo di Great Italian Association, ma anche di Gangster Italiani Associati) un nuovo varietà "politicamente scorretto" andato in onda in prima serata su Canale 5,

Per il cinema ha scritto la sceneggiatura del film "Cercasi Gesù" interpretato da Beppe Grillo Fernando Rey e Maria Schneider per la regia di Luigi Comencini

Nel 1998 Ricci ha pubblicato per Einaudi il saggio "Striscia la Tv", libro costruito come una piccola enciclopedia dove, voce per voce, vengono raccontati e svelati molti segreti della televisione

Il libro è un'autobiografia di Antonio Ricci, dagli anni della formazione a quelli dell’impegno, il cabaret, le amicizie con Beppe Grillo e Fabrizio de André. Nella seconda parte, ispirata dalle domande del giornalista Luigi Galella, diventa un piccolo trattato sulla tv, su chi la fa e su chi la guarda, una lezione magistrale sulla nostra società dell’apparire. I proventi del libro sono destinati al Gruppo Abele di Don Ciotti.