Della serie “Le ultime parole famose”: in questo caso parliamo di quelle di Luciano Spalletti, che già era corso a prendersi la Nazionale dopo aver annunciato l’anno sabbatico a De Laurentiis, come ci ricorda Angelo Forgione su Dagospia. Ma c’è da aggiungere che, solo sette mesi fa, nello studio di Fabio Fazio proclamava che il Napoli era stata la sua ultima esperienza in un club: «Dopo Napoli, basta. Non sarei andato ad allenare nessuna altra squadra. Quando uno ha vissuto delle partite da allenatore al Maradona, è difficile tornarci da avversario». E infatti ci tornerà il 7 dicembre da avversario, neo mister della Juventus.
Chissà cosa ne penserebbe la “nostra” Ilary della coerenza del ct… Sì perché quest’anno è uscito anche il libro di Spalletti che riportava alla ribalta una vecchia polemica su Totti e Ilary: il mister definì la Blasi una “piccola donna”. Ma da dove nasceva questo astio? Ce lo suggerisce Totti nella rubrica Spetteguless e l’Intelligenza Artificiale ci aiuta a ricostruire il dissing: lei per difendere il Pupone rilasciò un’intervista incendiaria in cui diceva che…
Ma cosa si sono detti davvero l’allenatore della nazionale e l’ex campione della Roma? Scopriamolo in questo servizio: c’è lo zampino di Fiorello.
Ma come proseguì l’avventura di Spalletti da ct della Nazionale? Beh, intanto facciamo un pit stop riandando con la memoria alla festa in stile flower power con un Cristiano Militello irriconoscibile al party dell’allenatore…
E per rinfrescarci la memoria su come andò contro la Germania nella fase finale della Nations League, ecco il Tapiro consegnato dal diabolico Valerio Staffelli.
Rinfreschiamoci la memoria anche sugli incontri precedenti col Tapiroforo.
In un deepfake il nostro Spalletti andava a ruota libera su temi e personaggi come Aurelio De Laurentiis, Roberto Mancini e i cinepanettoni con Massimo Boldi.
Gran finale con le “partecipazioni” di Spalletti a Striscia lo Striscione. Vi ricordate perché Spalletti era a terra durante una sfida Inter-Napoli?
