Recatosi al Comune di Lamezia Terme, Michele Macrì aveva chiesto spiegazioni a proposito di un edificio abusivo e veniva ripagato con spintoni, parolacce, manate alla telecamera e distruzione del microfono? Ebbene il Tribunale superiore delle Acque Pubbliche ha confermato quello che ha raccontato Striscia: nel 2019 era stata emessa un’ordinanza di demolizione per l’immobile in questione. Il proprietario aveva impugnato la decisione ma, prima del servizio, il tribunale aveva già rigettato il ricorso.
Ed ecco arrivata ora una nuova pronuncia: il Tribunale superiore delle Acque Pubbliche ha rigettato anche gli ulteriori due ricorsi poi riuniti, contro un ordine di demolizione sul manufatto abusivo. L’edificio e l’area sono interessati da vincoli di “inedificabilità assoluta”, quella della fascia di rispetto idraulico (come ricorda Pasqualino Rettura su Il Quotidiano del Sud).
Anche il bar dentro l’edificio è oggetto di un’ordinanza di chiusura dell’attività commerciale: si tratta del locale in cui Macrì entra prima di recarsi dal dirigente responsabile del procedimento di chiusura del locale nonché dell’Area Tecnica del Comune di Lamezia Terme.
