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Rabona Mobile: dopo Striscia arriva la sanzione dell’Agcom

Rabona Mobile: dopo Striscia arriva la sanzione dell’Agcom

Rabona Mobile: dopo Striscia arriva la sanzione dell’Agcom

La compagnia telefonica che ha causato numerosi disservizi ai propri clienti dovrà pagare una sanzione amministrativa di 105.870 euro. Intanto anche l’associazione Codici, Centro per i Diritti del Cittadino, ha annunciato di aver predisposto una diffida nei confronti dell’operatore telefonico.

Offriva servizi telefonici, ma causava diversi disagi ai propri clienti. Per questo motivo l’Agcom ha inflitto alla compagnia telefonica Rabona Mobile una sanzione amministrativa di 105.870 euro. Un caso di cui si è occupata Striscia la notizia. Nel servizio del 2 maggio 2023 Moreno Morello aveva infatti spiegato che la compagnia causava diversi disservizi agli utenti, riguardanti ad esempio gli SMS e la connessione a Internet. E a causa di una ragione tecnica le persone non riuscivano a cambiare operatore. Si trattava insomma di una storia di contratti non rispettati, ricorsi all’Agcom e altro ancora.

Agcom giustifica la multa sostenendo che, come si legge in una nota ufficiale dell’associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino) «Rabona non ha provveduto a fornire alla propria clientela un servizio regolare, continuo e senza interruzione, né a rendere agli utenti una informativa trasparente, completa ed esaustiva rispetto all’imminente sospensione dei servizi di rete mobile». Infatti, l’operatore telefonico continuava a commercializzare sul proprio sito le offerte di rete mobile, nonostante questi servizi non fossero più disponibili.

Rabona Mobile, la diffida di Codici

Nella stessa nota Codici informa di aver «predisposto una diffida nei confronti della società, protagonista di disservizi che hanno causato pesanti disagi per gli utenti». E un’ulteriore precisazione arriva anche da Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici: «Siamo di fronte a pratiche commerciali scorrette per le quali i consumatori devono essere rimborsati e risarciti. È quello che chiediamo con l’iniziativa legale avviata e che ci ha portato a segnalare il caso ad Agcm ed Agcom».

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