Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) Pinuccio torna a occuparsi delle bugie dell’ex sindacalista Aboubakar Soumahoro contenute nel corposo dossier difensivo con cui l’onorevole ha provato a rispondere ai tanti dubbi sollevati dal tg satirico riguardo al suo operato con la Lega Braccianti. Nel suo resoconto Soumahoro nega che i ghetti di Torretta Antonacci e Borgo Mezzanone fossero stati monopolizzati dalla Lega Braccianti. Associazione che pare non facesse entrare altre associazioni e che avesse ricreato una situazione di caporalato gestita proprio dai suoi uomini.
Allora perché diversi pareri raccolti negli scorsi mesi da Pinuccio sono completamente discordanti?
Don Andrea Pupilla, responsabile della Caritas di San Severo, aveva dichiarato: «Talvolta si creano delle tensioni che non ci permettono di lavorare in serenità». Dello stesso avviso Francesca Di Credico, sindacalista Fai Cisl: «Nel ghetto di Rignano non erano ben accetti i sindacati e le altre realtà come la Caritas e il mondo del terzo settore. Nel momento in cui è venuta meno la Lega Braccianti, sempre presente con un gruppetto di lavoratori, si è creato un clima disteso per la realizzazione di attività». Mentre Mohammed Elmajdi, il sindacalista della Cisl di Foggia aggredito e sequestrato nel ghetto di Rignano da un gruppo di uomini riconducibili proprio alla Lega Braccianti di Soumahoro, aveva detto: «Questo nasce da un clima che regnava lì fino a poco tempo fa. L’intento era quello di cacciare tutti coloro che non fanno parte di una determinata sigla. Nessuno può negare che ci sono caporali».
E tutto questo era scritto anche nella lettera di alcuni membri di Sinistra Italiana della provincia di Foggia (Marco Barbieri e Mario Nobile) inviata all’onorevole Nicola Fratoianni, segretario nazionale del partito, che però non fece nulla per fermare la discussa candidatura di Soumahoro.
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