“Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani. Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari” si apre così la comunicazione con la quale l’azienda italiana, divenuta nel tempo icona indiscussa nel campo della moda, del design e del lusso, annuncia la dipartita del proprio fondatore.
Lo stilista e imprenditore, ribattezzato “re Giorgio” per la posizione professionale costruita negli anni, aveva 91 anni. Un artista, un fuoriclasse, un visionario che ha traghettato la società trasformandola da piccola realtà a simbolo internazionale di moda e buon gusto con ricavi miliardari. A cinquant’anni esatti dalla nascita dell’azienda a cui ha dato il proprio nome si è spento serenamente dopo un’estate complicata dal punto di vista della salute.
Nel porgere le nostre condoglianze vogliamo ricordare un episodio nel quale Armani, uomo di spirito, è comparso a Striscia. Correva l’anno 2007 e, in quell’occasione, il nostro Ballantini, in versione Valentino, incontrava “re Giorgio” alla Triennale di Milano che ospitava una mostra dedicata proprio ai trent’anni di successi dello stilista oggi scomparso. Rivediamo quel momento:
