La première dame è al centro di una nuova bufera: giorni fa ha definito “brutte stronze” alcune attiviste femministe che avevano contestato lo spettacolo di un attore (l’espressione francese è “sales connes“). L’artista in questione, Ary Abittan, era stato accusato di violenza sessuale e alla fine prosciolto.
Le parole di Brigitte Macron, espresse in un video privato inviato per errore alla stampa, hanno scatenato un putiferio, dalla mobilitazione del collettivo #NousToutes a diverse reazioni pubbliche.
Non è la prima volta che una sbirciata imprevista al privato di Brigitte scatena tempeste.
Alla fine del volo presidenziale diretto ad Hanoi in Vietnam, per qualche frazione di secondo una telecamera inquadrò la moglie di Emanuelle Macron sull’aereo: nel video lei sembra sferrare un sonoro “papagno” al marito. Ecco il servizio di Striscia che ha colto le segnalazioni del pubblico.
Tornando all’attualità, sui social molte donne hanno rilanciato lo slogan “Anche io sono una brutta stronza”, trasformato in un nuovo grido di battaglia del movimento femminista.
