Il banditore d’eccezione a Villa Celestina è stato don Luigi Ciotti. A Bologna, nel cortile di un bene confiscato alla criminalità, giovedì 12 giugno alle 18 si è aperta l’asta straordinaria organizzata per celebrare i 30 anni di Libera. Un’asta alla quale ha partecipato in tutto il suo splendore anche il Tapiro d’oro personalizzato di Striscia la notizia, con i colori della pace: il trofeo del tg satirico è stato donato da Antonio Ricci a Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – ed è stato consegnato dall’inviata Stefania Petyx. Un’inviata che da anni lotta coraggiosamente contro le varie forme di illegalità che compongono le reti della criminalità organizzata, contro l’omertà connivente di chi accetta le ingiustizie e contro gli sprechi, in primis quelli dell’abbandono dei beni confiscati alla mafia.
All’asta bolognese in via Boccaccio sono stati battuti pezzi unici donati da artisti, sportivi, magistrati, registi e attori. E quando è arrivato il turno del Tapiro multicolor la reazione è stata pressoché unanime: molte persone che fanno parte di Libera si sono auto-tassate – anche con donazioni spontanee avvenute online – per aggiudicarsi il trofeo e donarlo proprio a don Ciotti (fondatore dell’associazione nel 1995). E così il simbolo di Striscia la notizia e della vicinanza del tg satirico all’impegno e ai valori di Libera sarà esposto nella sede centrale di Roma!

Petyx: “Di beni confiscati abbiamo parlato quando eravamo soli nel deserto: in noi don Ciotti avrà sempre degli alleati”
Stefania Petyx ha portato i saluti di tutta Striscia, di Antonio Ricci e – sollecitata dai presenti – anche del suo inseparabile bassotto. “Da sempre siamo vicini a Libera, anche nei fatti. Di beni confiscati abbiamo parlato quando veramente non ne parlava nessuno ed eravamo soli nel deserto a occuparcene. Quindi in noi don Ciotti avrà sempre degli alleati” ha detto l’inviata nel momento in cui il Tapiro è stato “battuto”. E Petyx ha anche sottolineato l’impegno del tg satirico nel portare alla luce l’uso improprio che è stato fatto, in molti casi, del patrimonio confiscato: “Spesso è stato ignorato. E quando questo succede viene fatto un grande favore alla mafia”.
All’asta il ciak de I cento passi, il giubbino di De André, la coppola di Camilleri, la maglia di Del Piero…
La celebrazione dell’evento in un villa confiscata assume quindi tutto il suo valore. Protagonisti dell’asta trasmessa in diretta radiofonica su Caterpillar – conduttori Massimo Cirri, Filippo Solibello e Marco Ardemagni – sono stati anche tanti altri oggetti di grande valore simbolico, culturale e affettivo: il giubbino di Fabrizio De André donato da Dori Ghezzi, la coppola di Andrea Camilleri regalata dalle figlie, la maglia dei Mondiali 2002 di Alessandro Del Piero, un modellino Ferrari donato da Romano Prodi, e perfino una lettera firmata da Silvio Berlusconi indirizzata al magistrato Piercamillo Davigo.
All’asta anche due ciak originali di film – I cento passi e Lea di Marco Tullio Giordana (anche il copione originale del secondo) –, un’opera originale di Mauro Biani dedicata a Giovanni Falcone, una vignetta di Ellekappa su mafia e politica donata da Giancarlo Caselli, un quadro appartenuto a Sandro Pertini e un libro illustrato di Johan Padan, autografato da Dario Fo e pubblicato dalle edizioni Gruppo Abele nel 1992: entrambi questi ultimi donati dallo stesso, inimitabile, don Luigi Ciotti.