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Striscia la notizia, le Veline a Verissimo: “I nostri sogni e le nostre emozioni”

Striscia la notizia, le Veline a Verissimo: “I nostri sogni e le nostre emozioni”

Striscia la notizia, le Veline a Verissimo: “I nostri sogni e le nostre emozioni”

Per la loro prima intervista tv sono state ospiti a Verissimo le nostre Veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva. Entrambe si sono raccontate a cuore aperto tra danza, famiglia e desideri per il futuro.

MIKAELA: “DEVO TUTTO A MIA MAMMA”
Ho girato il mondo in questi 20 anni, sono metà afgana da parte di mia mamma e metà angolana da parte di papà. Sono nata in Russia e ho passato metà della mia infanzia in Angola, in Sudafrica e lì ho il ricordo più bello, i ricordi più spensierati. Nonostante la guerra civile, le persone per strada ti accoglievano sempre con il sorriso ed erano sempre pronti a riempirti di calore. Mi sono ritrovata a casa. Ero una di quelle bambine che giravano scalze per il villaggio, correvano e ballavano tutto il giorno. In Angola è nata la mia passione per il ballo, la definisco passione, ma la sento parte del mio DNA, del mio corpo. Per me la danza è il modo di esprimere ciò che non riesco a esprimere a parole, mi ha sempre aiutata molto e mi è stata vicino.

In Angola ho fatto la prima esperienza da ballerina, a 4 anni ballavo la samba aprendo le partite negli stadi. Da lì ho veramente capito che era quello che volevo fare nella vita. Che era la cosa che mi rendeva felice, mi dava libertà e felicità. Facevo le battle, sin da piccola ho iniziato a partecipare a questi concorsi, prima con un gruppo di ragazzine e poi da sola. Poi al Liceo è arrivata la possibilità di andare in Cina con una compagnia di ballo.

Mia mamma e mio papà si sono separati quando avevo 6 anni e mia sorella 3 e siamo venute qui in Italia da sole. Mia mamma era completamente sola e si è data da fare con due-tre lavori ed è riuscita a non farci mai mancare niente. Abbiamo avuto delle difficoltà economiche, difficoltà ad adattarci in un Paese che non era il nostro, devi riuscire ad inserirti, anche a scuola, quando magari non parli neanche una parola di italiano. Però mia mamma ha fatto di tutto per non farci mancare niente, è sempre stata forte e mi ha insegnato ad essere una donna coraggiosa, se sono qua lo devo tutto a lei. Lei è unica nel suo genere, una donna forte che mi ha veramente insegnato ad essere determinata, coraggiosa a inseguire i miei sogni.

Quando ero piccola a 6 anni ogni domenica c’era la Hit List su Mtv, io mettevo la musica altissima e spostavo con mia sorella divani, tavoli, qualunque cosa, creavamo un palco e quando arrivava Beyoncé davamo il meglio di noi stesse. Guardavo mia mamma e dicevo: “Mamma un giorno io farò questo”.

Papà non l’ho più sentito fino a quando sono andata in Cina, quando avevo 18 anni, e dopo il primo anno passato in Cina mi è arrivata la notizia della sua morte e nonostante avessi provato tanta rabbia in quel momento mi sono detta ‘cavolo, la possibilità che avevo di poter chiedergli perché se ne era andato era svanita’. L’unica cosa che mi serviva in quel momento era perdonare, quindi ho detto ‘lo perdono’. Ero in Cina, ero lontana da mia mamma e ho dovuto affrontare una situazione tragica perché comunque mia mamma è sempre stata innamorata di mio papà.

Mia mamma adesso è felice, ha un compagno, che è un mio fan sfegatato e mi guarda ogni sera. Piango perché sono felice perché non pensavo di arrivare un giorno qua, è stato tutto così inaspettato e poter dire di venire dal nulla e dire ce l’ho fatta mi dà la forza di andare avanti e dare la forza ad altre ragazze e di dirgli che possiamo tutte farcela indipendentemente dalla situazione, ma con tanta umiltà e rispetto soprattutto verso le persone che ti stanno intorno perché le persone sono buone con te quando anche tu sei buono con gli altri

SHAILA: “È STATA LA DANZA A SCEGLIERE ME”
Sono sempre stata una ragazzina molto intraprendente, sono nata maschiaccio e ho iniziato con la ginnastica artistica. Mi ricordo ancora l’emozione che ho provato quando mia sorella ha iniziato con la danza classica ed ti dico ad oggi che è stata la danza a scegliere me. È stata una vocazione che ha accompagnato la mia vita fino ad adesso. I miei genitori scommettevano: “Due o tre mesi e cambia idea”. È stata molto dura perché avevo contro tutti, io ho sempre avuto il sogno di diventare una ballerina, una primadonna televisiva. A 16 anni ho deciso di andare via perché io sono di Secondigliano, un quartiere di Napoli che sappiamo essere un quartiere difficile.

Ho deciso di andare via contro mio papà soprattutto: è una cosa che mi ha fatto star male, ma all’epoca non capivo, ma mio papà voleva solo proteggermi. A 16 anni quale genitore lascerebbe una bambina andare via di casa, soprattutto se non la puoi mantenere perché non hai le possibilità economiche per farlo.

Quindi mi sono fatta forza e sono andata via da sola senza un euro in tasca. Ricordo che avevo affittato questa stanza vuota, non avevo armadio e letto, avevo solo un materasso gonfiabile che dopo un mese si è rotto. Quindi ogni mezz’ora mi svegliavo per gonfiare il materasso, perché si sgonfiava. Avevo la schiena distrutta e lavoravo. Mi sentivo una formichina…

La mia prima vera opportunità è stata la scuola di Amici. Sono entrata e per me era dire ‘vedi papà ce l’ho fatta!’. Per me era una vittoria personale, perché avevo contro tutti, non era facile dire ‘papà voglio vivere di danza’, perchè la danza molte persone la prendono come un hobby non come un lavoro. Oggi essere qui è un’opportunità per chiedere anche scusa a mio papà se qualche volta l’ho ferito.

“Amici” mi ha dato la possibilità di realizzare il mio sogno materialmente perché prima non avevo la possibilità economica per farlo, quindi loro mi hanno regalato un sogno e per questo li ringrazierò a vita. Il primo coreografo che ha creduto in me purtroppo non c’è più si chiama Marco Garofalo. Per me è stato il mio mentore, mi manca tantissimo, è stato il primo a credere in me e mi ha dato un pezzo da primadonna a 19 anni anni, ho ballato a Ciao Darwin.

Da lì ho iniziato a sognare, grazie a lui molte persone mi hanno notata. Non è facile a 19 anni darti una responsabilità quando poche persone crederebbero in te. Lui ha osato ed è stato uno dei primi che quando sono stata presa a Striscia mi ha detto ‘ho fatto bene a credere in te, io ci vedo lungo’.

I sogni sono importanti, dietro un talento ci vuole tanta passione, determinazione e voglia di farcela e di studiare perchè il talento da solo non va avanti. Bisogna metterci sempre tanta grinta e ad oggi quello che mi ha portato ad essere qui è la mia voglia di arrivare, di fare, di lottare contro anche le persone a cui voglio bene, mia madre e mio padre. Tutto pur di dimostrare al mondo che io merito di essere qui oggi. Sognate, non abbiate paura di farlo, perché a volte per paura di fallire c’è il rimpianto di non aver mai osato, quindi abbiate paura anche di fallire perché il fallimento fa parte dei programmi, ma se non osate non saprete mai se ce l’avreste mai fatta o meno.

Guarda l’intervista 1 2.

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