In un’intervista rilasciata a Libero, il Maestro Beppe Vessicchio ha lanciato una stoccata al Festival di Sanremo: “L’autotune è un congegno che permette a chi non ha qualità vocali di dire la sua, semplificando tutto. Livella tutto, come diceva Totò, e rischia di tribalizzare il risultato”.
Una frecciata chiara che riaccende il dibattito sulla qualità canora della kermesse. E ve ne avevamo già parlato grazie a un servizio di Pinuccio, con un estratto di una diretta social dell’inviato insieme a Francesco Sarcina, frontman delle Vibrazioni. In quell’occasione si parlò proprio del cosiddetto “migliorizer”, un correttore vocale (o “leggero intonatore”) usato dalla quasi totalità degli artisti in gara. Secondo Sarcina, infatti, solo pochi cantanti si esibirono senza aiuti tecnologici: Brunori Sas, Lucio Corsi, Giorgia, Modà, Simone Cristicchi, Massimo Ranieri e Francesco Gabbani.
Ecco il servizio in questione:
Insomma, oggi lo dice Vessicchio… ma noi, con Pinuccio, ve l’avevamo anticipato da un pezzo!