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Torino, spedizione punitiva capeggiata da Don Alì e postata sui social

Torino, spedizione punitiva capeggiata da Don Alì e postata sui social

Torino, spedizione punitiva capeggiata da Don Alì e postata sui social

«Ci è stato riferito che hai alzato le mani a un bambino. A nostro nipote, che frequenta la sua scuola». Questa l’accusa ed il pretesto utilizzati da un gruppo di ragazzi per accerchiare e intimidire, filmando il tutto con il telefonino e postando il contenuto online, un maestro elementare.

Accade a Torino, a Barriera di Milano, quartiere difficile del capoluogo piemontese. A capeggiare la spedizione un volto noto sui social: Don Alì. L’insegnante, accompagnato da una bambina, è visibilmente impaurito e non sa cosa rispondere. Se succede ancora, minacciano, «sparisci dalla faccia della terra». «Se torna a casa ancora una volta con una lacrima non saranno più parole, saranno fatti. Ma fatti quelli veri». L’atto si configura come una vera e propria spedizione punitiva.

Ma chi è questo fantomatico giustiziere conosciuto come Don Alì? Il giovane, già noto alle forze dell’ordine e famoso sui social per i contenuti violenti ed estremi che posta online definendosi il “capo di Torino”, era stato intervistato da Rajae Bezzaz per Striscia:

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