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Ferragni e Balocco erano per i magistrati pienamente consapevoli nel caso “Pandoro Gate”

Ferragni e Balocco erano per i magistrati pienamente consapevoli nel caso “Pandoro Gate”

Ferragni e Balocco erano per i magistrati pienamente consapevoli nel caso “Pandoro Gate”

Il team Ferragni e alcuni manager di Balocco sarebbero stati pienamente consapevoli della “portata ingannatoria” della campagna promozionale. A riportarlo è Domani che specifica come, per i magistrati della procura meneghina, la campagna natalizia dei pandori griffati Ferragni & Balocco non fosse affatto una semplice iniziativa filantropica, ma un’operazione commerciale studiata sin nei minimi dettagli. L’accusa è quella di truffa aggravata e i pm hanno chiesto una condanna a 1 anno e 8 mesi per Chiara.

I magistrati sostengono che la comunicazione di marketing avesse un “chiaro carattere ingannevole”: le confezioni e le promesse di beneficenza trasmettevano l’idea che ogni acquisto contribuisse direttamente a una raccolta fondi per l’ospedale Regina Margherita di Torino. Nel corso delle verifiche sono arrivate quasi quattrocento segnalazioni da consumatori – 344 delle quali relative al solo “Pandoro Balocco Pink Christmas” – che dichiaravano di aver acquistato il prodotto convinti di sostenere la causa benefica.

Quando scoppiò il polverone, Valerio Staffelli consegnò alla Ferragni un Tapiro:

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