Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) Rajae Bezzaz è a Bressanone, città che pochi giorni fa è stata teatro di una violentissima aggressione a un diciottenne da parte di un gruppo di ragazzi altoatesini.
«Tutto è nato perché mio figlio Alex voleva difendere un amico», racconta all’inviata Renato D’Alberto, padre del ragazzo, che aggiunge: «A quel punto il bersaglio è diventato lui. Gli hanno procurato un trauma cranico, rotto l’osso orbitale, lo zigomo e il setto nasale». E sarebbe potuta andare peggio, se non fosse intervenuto un ragazzo di origini albanesi di nome Xherdi, testimone dell’aggressione, che rivela: «Gli aggressori lo tenevano per la testa, coperta di sangue, e si dicevano a vicenda “Ora questo ragazzo lo finiamo”».
«Aggressori che i giorni successivi avrebbero contattato Renato D’Alberto per accordarsi», continua Rajae, a cui risponde il padre di Alex: «Accordo che non ci sarà: ho promesso a mio figlio che la causa la porto fino in fondo». In chiusura di servizio Rajae gira per la città per capire se a Bressanone esista una questione “razzismo”, dato che Alex durante il pestaggio è stato chiamato “bastardo italiano”, ma quasi nessuno prende posizione: «C’è un filo di omertà…», conclude l’inviata.
Il servizio completo questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35).