Da oggi la cucina italiana è patrimonio dell’umanità Unesco: la prima al mondo riconosciuta nella sua interezza. Una battaglia portata avanti da anni da Striscia la notizia e dai suoi inviati.
La decisione, all’unanimità, è stata presa dal Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunitosi a New Delhi in India. La cucina italiana è definita una “miscela culturale e sociale di tradizioni culinarie”, “un modo per prendersi cura di se stessi e degli altri, esprimere amore e riscoprire le proprie radici culturali, offrendo alle comunità uno sbocco per condividere la loro storia e descrivere il mondo che li circonda”.
Tanti i servizi del tg satirico di Antonio Ricci proprio su questo tema. Il 27 gennaio 2024 Jimmy Ghione si trova a Roma con lo chef Enrico Derflingher e Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione “Univerde” che promuove la campagna per far entrare l’arte culinaria del nostro Paese nel patrimonio Unesco.
Ma lo storico inviato di Striscia la notizia ha realizzato decine di servizi a tutela del Made in Italy, mettendo in guardia dai prodotti alimentari italiani tarocchi come il Parmesan, commercializzati in buona parte del pianeta. Jimmy Ghione ha realizzato reportage da Bruxelles, Londra, Zurigo, Goteborg, Toronto, Buffalo e in altre città di diversi continenti.
E Striscia la notizia ha anche ricevuto una targa per aver sostenuto la campagna che ha portato l’arte dei pizzaioli napoletani a diventare “patrimonio Unesco”.
Un altro servizio indimenticabile: quello sull’astronauta Paolo Nespoli e la pizzata nello spazio. Ghione è con l’astronauta italiano cui la Nasa ha fatto recapitare quattro pizze sulla Stazione spaziale internazionale…
Tornando alla notizia di queste ore, ricordiamo che quello italiano era uno tra i 60 dossier in valutazione provenienti da 56 Paesi. L’Unesco sottolinea che il cucinare all’italiana incoraggia la condivisione e promuove il “senso di appartenenza“. Tutti aspetti messi in luce molte volte da un altro inviato, Davide Rampello. Vediamo il servizio su un patrimonio agricolo e naturale di straordinario valore, quello delle Langhe.
Non possiamo non chiudere che con i “Capolavori del mondo in cucina” di Paolo Marchi. Visto che ci avviciniamo a un momento di festa e di condivisione, entriamo nel mondo di Alessandro Gilmozzi che dal cuore delle Dolomiti, la Val di Fiemme, presenta al tg satirico la ricetta dello Zelten.
Ed ecco qui la ricetta dello Zelten.
