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Twitter troppo severa, in discussione la policy sui ban

Twitter troppo severa, in discussione la policy sui ban

Twitter troppo severa, in discussione la policy sui ban

Twitter sta rivedendo la sua policy sui ban ovvero l’esclusione permanente dalla piattaforma. La notizia è stata riportata dal quotidiano Financial Times che riporta come la società stia pensando a eventuali altri strumenti di moderazione dei contenuti, che potrebbero sostituire la sua pena più severa per la violazione di determinate regole.

Una rianalisi che si allinea con il pensiero di Elon Musk, possibile nuovo acquirente del social network, tra proposte e cambi di rotta.
 

Implausibile un ritorno di Trump su Twitter 

Sono sicuramente in esame le aree in cui si ritiene che Twitter sia stato troppo severo nel bannare gli utenti dai suoi servizi, per comportamenti poco corretti come la condivisione di informazioni ingannevoli. La revisione della policy è arrivata poco dopo il blocco temporaneo avvenuto al profilo di Kanye West, che aveva pubblicato un messaggio antisemita. Pare però improbabile un ritorno sul social di Donald Trump, perché, nonostante le possibili modifiche, Twitter non intende rimuovere il ban per chi la policy contro l’incitamento alla violenza.

Striscia si occupa con il nostro Marco Camisani Calzolari da tempo del mondo digitale e tempo fa ci aveva raccontato la storia e l’ascesa di Musk.

Twitter, il nuovo corso secondo Elon Musk 

L’alleggerimento della policy, per quanto riguarda i divieti permanenti, è una delle idee “audaci” che Musk vorrebbe portare sulla piattaforma. Anche la scorsa settimana il patron di Tesla ha annunciato di voler acquistare Twitter per 44 miliardi di dollari (aveva già tentato ad aprile, ma era uscito dall’accordo scatenando una controversia legale), ma al momento non c’è nulla di certo e non ci sono state ulteriori evoluzioni, almeno ufficialmente. 

Musk aveva affermato che se avesse preso il controllo della piattaforma avrebbe sicuramente alleggerito le regole di moderazione di Twitter e si sarebbe discostato dai divieti permanenti, suggerendo di ridurre la visibilità dei contenuti ritenuti offensivi nel feed degli utenti o di consentire maggiore scelta su ciò che vedono.

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