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Vittorio Brumotti e Juliana Moreira su Gente: «Siamo in un mare di papere!»
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Vittorio Brumotti e Juliana Moreira su Gente: «Siamo in un mare di papere!»

Vittorio Brumotti e Juliana Moreira su Gente: «Siamo in un mare di papere!»

Dalle gaffe di politici e vip alla comicità involontaria della gente comune: "Paperissima" compie 35 anni. E il Gabibbo ci racconta i retroscena (o è Antonio Ricci?). Estratto delle interviste ai protagonisti

Comincia il 9 giugno la nuova edizione di Paperissima Sprint (su Canale 5 alle 20.35) e anche quest’estate faremo il pieno di papere, scherzi, strafalcioni e filmati che ci regaleranno la nostra dose necessaria di risate. Per inaugurare bene la nuova edizione, i due conduttori Vittorio Brumotti e Juliana Moreira si sono fatti fotografare sott’acqua dal nostro Massimo Sestini e ci hanno raccontato la loro vita tra papere e scherzi, mentre il Gabibbo ci ha concesso un’intervista in cui ci svela i segreti di Paperissima. E risponde alla domanda che tutti ci facciamo ormai da quasi 40 anni: dentro il pupazzo rosso c’è Antonio Ricci? La risposta la trovate alla fine di questa surreale e divertente intervista.

INTERVISTA AL GABIBBO

Gabibbo: perché piace tanto Paperissima?  

«Perché è puro divertimento, comicità per tutta la famiglia. Come le comiche di Stanlio e Ollio! O Renzi-Calenda!»

Perché le persone non si stancano mai delle “papere” classiche tipo i gesti goffi, le cadute dei bambini?  

«Perché… (Patapum!) Ahia! Son scivolato su una buccia di banana! E non ridete. Ecco la risposta anche se adesso mi fa male il nanan!»  

Nessuno si fa male nei tuoi filmati.

«Ci mancherebbe! Mai! Forse qualche livido… (ride, ndr). Un bacino sulla bua e passa! Smack!»

Come li scegliete?  

«Ci abbiam solo una regola. Devono far ridere. A chi tocca tocca!» 

Da dove arrivano i filmati? 

«Da tutte le parti del mondo. La risata è democratica e non conosce frontiere» 

Sono quasi 40 anni che Paperissima è in onda. Non ti stanchi mai? 

«I pupazzi non si stancano mai. Una stiratina alla moquette e via, pronto per altri 40!» 

Le tre papere dei politici più iconiche? 

«Antonio di Pietro stava parlando a un comizio.  All’improvviso è sparito: aveva sfondato il palco. Da ridere! L’ex ministro Toninelli ha dato per completato il tunnel del Brennero e non era vero. Il bello è che era ministro dei Trasporti! E poi, Sangiuliano, ministro della Cultura, in giuria nel premio Strega, confessa, involontariamente, di non aver letto i libri che doveva giudicare. “Li leggerò”, ha detto. Mea, che figura!» (…) 

Campione mondiale di bici, scalatore di montagne con le due ruote, giustiziere dei boschi della droga, difensore dei diritti dei disabili… Sono così tante le facce di Vittorio Brumotti, quasi 45 anni, che si fatica a racchiuderle tutte in una intervista. Lo abbiamo incontrato negli studi di Mediaset dove è seduto con il computer aperto davanti: sta studiando, come ci rivelerà più avanti, per dare un esame all’Università.

Sedici anni a Striscia, 12 a Paperissima. Com’è cambiato lei?

«C’è stato un cambiamento epocale. Sedici anni fa ero la bombazza, che strillava e urlava. Ho cominciato ad andare nei boschi a trovare le palline di droga, e oggi ne scoviamo un chilo al giorno».

Dove vorrebbe arrivare? Ai quintali di droga?

«Sono contentissimo di fare Paperissima e di fare Striscia la notizia. Paperissima poi mi ha insegnato tantissimo: doppiare tutti quei video, fare le voci – da bambino, da Capitan Uncino, da donna – per me è stata ed è una scuola fantastica. Mi è migliorata la dialettica, anche negli altri lavori che faccio».

Sento che sta per arrivare un “ma”.

«La verità è che più cresco, meno vorrei apparire, anche se in 16 anni forse sono uno dei volti più trasmessi di Mediaset. Ma non bisogna esagerare, altrimenti diventi una macchietta. In tv ho fatto molto. Ora inizio ad annusare la voglia concreta di occuparmi dei contenuti, magari dando una mano ad Antonio Ricci».

Ricci lo sa?

«Certo. Antonio mi ha preso per fare l’inviato quando avevo appena vinto il record del mondo con la bici e mi ha dato questa incredibile opportunità con Striscia. E io da allora ho cercato di dare tutto me stesso. Anima e corpo».

Corpo soprattutto. Quante aggressioni ha avuto nella sua carriera?

«Non so. Una volta succedeva una volta a settimana, ora quasi tutti i giorni. Ma io gli spacciatori, questi venditori di morte, li affronto sempre con il sorriso, mi prendo gioco di loro. Sa che a volte, quando li inseguo, rido così tanto che poi in fase di montaggio dobbiamo togliere l’audio?» (…),

INTERVISTA A JULIANA MOREIRA
«Doniamo leggerezza»

Juliana Moreira ci accoglie nel suo camerino a Mediaset, le gambe lunghissime che spuntano sotto l’accappatoio bianco. È ora di pranzo e sta mangiando un panino tra una registrazione e l’altra di Paperissima. La showgirl brasiliana, sposata con Edoardo Stoppa, anche lui della famiglia di Striscia (ex inviato, hanno due figli, Lua, 14 anni, e Sol, 9), torna a condurre Paperissima dopo averlo fatto per 10 volte negli anni scorsi.

Sono passati quasi 20 anni dai suoi inizi qui, nel 2007.

«Ma non diciamolo, io ho sempre 27 anni…».

Cosa è cambiato da allora?

«Sono rimasta la stessa ragazzina. Con il Gabibbo continuo a giocare, come continuo a giocare con i miei bambini a casa. Mi trovo molto a mio agio».

Perché piace così tanto Paperissima?

«Stiamo vedendo così tante notizie brutte, la guerra… Siamo spaventati. E la gente ha voglia di giocare, ha voglia di leggerezza. Portare a casa un po’ di allegria ci sta».

Il Gabibbo non è solo giocherellone, a volte anche un giustiziere.

«Certo, a volte è molto, diciamo così, incisivo. E poi a me il Gabibbo ha insegnato molte cose».

Ci faccia un esempio.

«Un anno si era deciso di girare alcune puntate sott’acqua. E così ho dovuto prendere il brevetto di sub. E mi è venuto utile anche qualche giorno fa quando abbiamo fatto queste meravigliose foto in piscina».

Come è stato crescere alla scuola di Antonio Ricci?

«Antonio è un po’ come un papà qui, ci sono persone dai tempi di Drive In, sono più di 40 anni: è una specie di famiglia che lavora insieme. Lui con me è sempre stato molto attento: si preoccupa che tutto vada bene, che tutti stiano bene. Quando sono arrivata ero una bambina che non parlava la lingua e mi ha insegnato molto» (…)

Leggi le interviste integrali sulle pagine di Gente in edicola oggi, venerdì 6 giugno 2025.

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