Come se le avessero consegnato un Nastro di un metallo assai meno nobile che l’Argento… È questa l’impressione che si ha leggendo le parole dell’attrice Matilda De Angelis sul premio ricevuto in tandem con Elodie. La motivazione? «È molto strano vincere un premio insieme a un’altra persona. Lo trovo molto irrispettoso, nel senso che ognuno di noi è un individuo singolo. Quando togli la singolarità, togli la personalità, l’impegno, l’unicità, la particolarità».
Sarà. O non sarà invece un modo indiretto per marcare la presunta differenza tra l’”attorialità” e il pregio recitativo dell’interprete dei film Veloce come il vento, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose e delle serie tv The Undoing, La legge di Lidia Poët e Citadel: Diana, rispetto al talento della cantante da 41 dischi di platino? Non siamo in possesso di un bilancino per pesi artistici, però registriamo che sono molti i pareri positivi dei critici su Elodie. Per la giornalista e scrittrice Maria Cafagna, ad esempio, è lei «la vera sorpresa» del film, con un ruolo che le permette di «tirare fuori il suo lato verace e nervoso»: sarebbe «impossibile non rimanere abbagliati dalla sua presenza sul grande schermo».
Dal palco di Sanremo con Andromeda nel 2020 al duetto con Achille Lauro quest’anno, dal film Ti mangio il cuore alle gag con il mago Forest su palco del Gialappa’s Show, qualche abilità mimetica e immedesimativa la performer romana (sbocciata ad Amici di Maria De Filippi una decina d’anni fa) l’ha quindi dimostrata, agguantando ora questo premio ex aequo nella categoria “miglior attrice non protagonista” per il film Fuori di Mario Martone.
Pare, insomma, che quando Elodie si affaccia su un qualsivoglia set nel mondo della Settima Arte, usando la voce e/o il corpo, i puristi si indignino. Rivediamoci dunque il Tapiro di quest’anno, consegnatole da Valerio Staffelli a novembre 2024 per le aspre critiche ricevute in merito al suo doppiaggio di uno dei personaggi principali nel film Mufasa: Il Re Leone.
Il primo Tapiro d’oro della carriera di Elodie le fu invece consegnato dopo le polemiche accese innescate dalle immagini in cui in cui posava senza veli per lanciare il nuovo singolo. Sentiamo la sua risposta…
E, per restare in tema, vi ricordate di quando Dario Ballantini si trasformò in Gino Paoli? Il cantautore, dopo aver criticato le giovani cantanti che mostrano il lato B, si presentò sotto casa di Elodie per farle sentire una canzone…
Dici Elodie, dici punzecchiatura che arriva da qualche parte. In occasione di un’altra consegna tapiresca di Staffelli le frecciate arrivarono dall’immensa Ornella Vanoni (super Ornella è sempre in pista, visto che di recente ha ricevuto una laurea honoris causa dalla Statale di Milano, a 90 anni tondi!). Ma l’artista a dir la verità in quell’occasione si era tolta un po’ di sassolini dalle scarpe, in generale…
Per chiudere ritorniamo a due topici momenti di Elodie “politica”: i suoi saluti alla premier Giorgia Meloni e al ministro dei Trasporti Matteo Salvini veicolati dal nostro impareggiabile Enrico Lucci. Il primo durante la conferenza pomeridiana del Festival di Sanremo di quest’anno, il secondo durante quella del 2023.