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Una vita in bici a difesa dell’ambiente: Vittorio Brumotti si racconta a inITALY
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Una vita in bici a difesa dell’ambiente: Vittorio Brumotti si racconta a inITALY

Una vita in bici a difesa dell’ambiente: Vittorio Brumotti si racconta a inITALY

Dalla difesa dell'ambiente fino alla conduzione di Paperissima Sprint: ecco un estratto dell'intervista rilasciata da Vittorio Brumotti a inITALY.

Vittorio Brumotti, noto conduttore televisivo, ciclista italiano e campione di bike trial, nel corso degli anni si è battuto per la difesa dell’ambiente e per la salvaguardia dei contesti sociali e civili più difficili, alla ricerca di un riscatto. Le sue inchieste televisive hanno portato alla luce fenomeni di degrado e di micro e macro-criminalità.

Inoltre, grazie alla sua visibilità mediatica si è reso disponibile al FAI per tutelare le ricchezze del territorio nazionale.

Ed è proprio da quest’ultimo punto che partirà la nostra intervista di quest’oggi.

Ciao Vittorio, benvenuto sul nostro magazine, ci racconti delle tue esperienze con il FAI finalizzate alla promozione del territorio e del Made in Italy?

«È stata una delle tappe fondamentali della mia vita: sono passato dal mondo delle competizioni al poter far parte di un’organizzazione che tutela le bellezze dell’Italia, ma soprattutto che lascerà qualcosa di eterno alle generazioni future. Mi sento quasi un loro inviato speciale»

Alla luce del tuo impegno per il patrimonio paesaggistico italiano, si può leggere anche il tuo impegno per riscattare un altro paesaggio, quello umano, in contesti particolarmente complessi come quelli indagati da te per Striscia La Notizia. Quali sono stati i momenti e le esperienze che maggiormente hanno segnato la tua missione da inviato sul campo?

«Quella che mi ha segnato di più è stata l’inchiesta sulle sostanze stupefacenti che ha preso diverse forme. Sono partito disturbando con un megafono nelle piazze, poi ho iniziato a entrare con mezzi blindati in luoghi dimenticati dalle istituzioni, dove Striscia andava a difendere i più deboli. Negli ultimi due anni e mezzo, ho fatto uno switch: entro nei boschi con la bici e vado a caccia di spacciatori. Siamo riusciti a sottrarre diversi chili di sostanze e a consegnarle alle Forze dell’Ordine».

Da circa 12 anni sei al timone della conduzione di Paperissima Sprint. Come ti trovi con i tuoi compagni di squadra Juliana Moreira ed il Gabibbo?

«Lavoro con professionisti eccezionali. Juliana è una super mamma, super moglie e un esempio di donna, molto legata al nucleo familiare. È un perfetto esperimento di persona integrata nella società essendo arrivata dal Brasile da sola. Il Gabibbo è il grande maestro». (…)

Leggi l’intervista completa sulla rivista online su inITALY.

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