Solo qualche giorno fa vi parlavamo del censimento nazionale degli autovelox e della prevedibile ondata di contestazioni di multe che seguirà alla mancata registrazione dei misuratori di velocità sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
C’è di più. Questo censimento, come lo ha definito la Repubblica, è un “libro della confusione”. Risultano, ad oggi, dati di registrazione errati e “Comuni fantasma”, come il caso dell’amministrazione locale identificata come “Cmalp22601”. Insomma, una misura che prometteva di ristabilire ordine e chiarezza contro il “Far West degli autovelox” per ora non sembra proprio aver raggiunto l’obiettivo.
D’altro canto, una regolamentazione era necessaria. Striscia, a tutela dei cittadini, si è diverse volte occupata delle irregolarità e dei malfunzionamenti dei diversi dispositivi stanziati sulle strade del Paese.
Capitan Ventosa ci portava in provincia di Pavia per una storia incredibile. A Gambolò era attivo un autovelox da record: 26mila multe in un mese…
Riccardo Trombetta cercava invece di capire come poter contestare delle multe irregolari:
