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Contraffazioni di lusso e reddito di cittadinanza: sotto inchiesta tre siciliani. I servizi di Striscia sul tema

Contraffazioni di lusso e reddito di cittadinanza: sotto inchiesta tre siciliani. I servizi di Striscia sul tema

Contraffazioni di lusso e reddito di cittadinanza: sotto inchiesta tre siciliani. I servizi di Striscia sul tema

Avevano congegnato un complesso sistema di vendita di prodotti contraffatti quali borse, capi di abbigliamento, portafogli e orologi: un’attività pubblicizzata tramite sito e dirette sui social network. I tre indagati, due di Siracusa e uno di Catania, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Siracusa per ricettazione e vendita di prodotti contraffatti. Un tema del quale Striscia si occupa da anni in modo approfondito.
Due di loro avevano anche indebitamente percepito il reddito di cittadinanza: emergeva dunque un contrasto evidente tra questa richiesta del prezioso strumento di Welfare e il tenore di vita riscontrato dagli investigatori. Sequestrata una Lamborghini Urus da circa 270.000 euro, nella disponibilità di uno dei tre “che avevano trasformato la villa con piscina di uno di loro in uno showroom clandestino allestito come una boutique” come riporta l’Ansa. Dalla villa gli indagati trasmettevano in streaming, su TikTok e Instagram, seguiti da centinaia di clienti: ricostruito un volume di vendite, solo in contrassegno, di circa 12.000 articoli contraffatti per un fatturato illecito stimato in oltre 2 milioni di euro.
Numerose le battaglie di Striscia contro la contraffazione dei marchi. Chiara Squaglia ci ha parlato di profili Instagram che vendono orologi contraffatti e sfruttano gli influencer poco informati per farsi pubblicità.

In questo servizio si parla di un’altra pagina social, che sfrutta influencer per promuovere capi di abbigliamento apparentemente firmati, ma palesemente contraffatti la cui vendita, quindi, è vietata per legge. L’inviata ha intervistato uno dei testimonial.

Anche Moreno Morello si è occupato dell’argomento e ci ha mostrato un magazzino all’ingrosso specializzato merci contraffatte.

La battaglia di Jimmy Ghione in questo campo vanta decine di servizi e scoperte, in Italia e nel mondo.

Due degli indagati dell’inchiesta di questi giorni hanno percepito anche il reddito di cittadinanza.
Lo strumento che oggi si presenta come “assegno di inclusione” avrebbe dovuto essere a prova di furbetto: invece dalle inchieste di Striscia pare proprio che includa troppe persone che si approfittano del Welfare, come ci ha raccontato Stefania Petyx in Sicilia.

Il sussidio, che dovrebbe sostenere le fasce deboli della società ad esempio per spese di affitto e bollette, viene spesso usato impropriamente. Alcuni esercenti, come ci racconta Luca Abete, si prestano a consentire l’acquisto di alcolici

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