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Emis Killa rinuncia a Sanremo: è indagato per associazione a delinquere. L’inchiesta è sui presunti affari criminali degli ultrà al centro dei servizi di Pinuccio

Emis Killa rinuncia a Sanremo: è indagato per associazione a delinquere. L’inchiesta è sui presunti affari criminali degli ultrà al centro dei servizi di Pinuccio

Emis Killa rinuncia a Sanremo: è indagato per associazione a delinquere. L’inchiesta è sui presunti affari criminali degli ultrà al centro dei servizi di Pinuccio

Emis Killa rinuncia a partecipare al Festival di Sanremo, dopo aver appreso “dai giornali” di essere indagato. Questo l’annuncio del rapper nelle sue stories su Instagram. Il nome di Emiliano Rudolf Giambelli, in arte Emis Killa, è stato iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere nell’inchiesta “Doppia curva” della Direzione distrettuale antimafia. Un’inchiesta sui presunti affari criminali del mondo ultrà – interista e milanista – che quattro mesi fa ha portato a una ventina di misure cautelari. Solo poche ore fa Cesare Giuzzi e Giuseppe Guastella sul Corriere della Sera online rilevavano una contraddizione tra le notizie sulle indagini e la partecipazione del rapper al 75° Festival della Canzone italiana e scrivevano: “È troppo pericoloso per farlo entrare in uno stadio ma può tranquillamente cantare a Sanremo: tra due settimane il rapper Emis Killa salirà sul palco dell’Ariston con la sua Demoni mentre è indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere e dopo essere stato colpito dal Daspo che gli vieta di assistere agli incontri di calcio”.
Poco dopo la comparsa di vari articoli sulle principali testate, è arrivata così la notizia del passo indietro dell’artista di Vimercate. Questo paradosso era stato rilevato da Striscia la notizia in un servizio di Pinuccio del 2 dicembre scorso: la maggior parte dei rapper citati nelle carte dell’inchiesta figurava infatti tra i cantanti selezionati da Carlo Conti per il Festival di Sanremo.

“Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il Daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici” ha scritto sui social Emis Killa poche ore fa. “Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara”.
Il 30 settembre 2024 i poliziotti della Squadra Mobile avevano perquisito la sua casa di Vimercate, nel Milanese, scoprendo quello che era stato definito “un piccolo arsenale”: sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e quasi 40 mila euro in contanti, come riportato sul Corsera. E va sottolineato che il questore Bruno Megale ha firmato nei confronti di Emis Killa il divieto di entrare in qualsiasi stadio per tre anni, il Daspo, anche a causa dei suoi rapporti con il capo ultrà milanista Luca Lucci detto la Belva, adesso in carcere anche per narcotraffico e tentato omicidio. “Legami che hanno portato Emis Killa a partecipare a un pestaggio al Meazza nei confronti di uno steward l’11 aprile in occasione della partita Milan-Roma” riporta il Corriere. Le telecamere riprenderebbero il rapper mentre osserva l’aggressione in questione, prima di essere accompagnato in curva dentro lo stadio.

Emis Killa gestisce insieme a un altro ultrà arrestato anche lui a fine settembre, Fabiano Capuzzo, la barberia Italian Ink di Monza. Pinuccio sempre a proposito dell’inchiesta che ha coinvolto alcuni capi ultras di Milan e Inter, il 31 ottobre 2024 si era focalizzato su alcuni di questi temi e sul caso dell’organizzazione dei djset estivi di rapper molto noti, da parte dalla Why Event, società di proprietà delle compagne degli ultrà arrestati Luca Lucci e Matteo Norrito.

Gli investigatori della Mobile hanno immortalato il rapper mentre partecipa a casa di Luca Lucci, in quel momento ai domiciliari a Scanzorosciate, alla cena di Natale 2022. Al suo fianco ci sono altri ultrà che finiranno in carcere: Islam Hagag, amico stretto di Fedez, Luciano Romano, Fabiano Capuzzo, Rosario Calabria (messo in relazione alle cosche calabresi) e Daniele Cataldo (accusato ora del tentato omicidio nel 2019 di colui che viene descritto come il “rivale” di Lucci, Enzo Anghinelli). Di questa cena ci ha parlato l’inviato di Striscia il 14 ottobre quando ha ricordato che il capo ultrà rossonero Luca Lucci avrebbe avuto delle mire espansionistiche sul settore musicale, forte dei suoi contatti con i rapper, documentati dalle foto pubblicate sul suo profilo. Come nel caso dello scatto in occasione delle feste di Natale in cui compare appunto al fianco di Emis Killa.

Leggi il comunicato stampa e guarda l’anticipazione della puntata di Striscia la notizia del 29 gennaio 2025

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