Una studentessa canadese è stata truffata a Firenze dopo aver affittato un appartamento che in realtà era un Airbnb occupato da turisti. La giovane, in città per studiare, aveva trovato l’annuncio su un gruppo Facebook per studenti Erasmus e aveva incontrato una donna che si spacciava per proprietaria di una casa in via San Gallo.
L’abitazione mostrata non era quella delle foto, ma le viene detto che “l’altra non è più disponibile”. Accetta, firma il contratto e versa 1.500 euro di caparra per due mesi di affitto. Quando torna per entrare in casa, trova dei turisti: l’appartamento era stato affittato per pochi giorni su Airbnb. La donna sparisce e il telefono risulta irraggiungibile.
La studentessa ha sporto denuncia in Questura. Il raggiro sembrerebbe rientrare in un metodo già visto: affittare temporaneamente case online, spacciarsi per proprietari e incassare le caparre prima di sparire.
Un caso, quello della studentessa canadese, che richiama altre segnalazioni e inchieste sul fenomeno degli affitti irregolari e dei B&B abusivi in Italia, più volte documentato anche dai servizi di Striscia.
Qui Luca Abete, indagando sul boom di appartamenti per turisti a Napoli, aveva scoperto un B&B abusivo al piano terra di un palazzo di edilizia popolare.
In un altro servizio, lo stesso inviato aveva individuato un altro B&B illegale, sempre all’interno di un edificio popolare. L’alloggio era pubblicato su un sito con tanto di foto e possibilità di cancellazione gratuita. Tutto sembrava regolare, e invece…
Rajae Bezzaz a Roma, nella zona di Cinecittà, aveva documentato il caso di un appartamento ex Enasarco occupato da oltre cinque anni e trasformato in un Bed & Breakfast, anch’esso completamente abusivo.
