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Addio a Giorgio Forattini: vignettista, maestro della satira e amico di Striscia

Addio a Giorgio Forattini: vignettista, maestro della satira e amico di Striscia

Addio a Giorgio Forattini: vignettista, maestro della satira e amico di Striscia

È scomparso all’età di 94 anni Giorgio Forattini, uno dei più incisivi autori di satira politica in Italia.

Nato a Roma nel 1931, Forattini ha raccontato per decenni, con ironia tagliente e immediata, il volto della Prima e della Seconda Repubblica, diventando una vera e propria istituzione della vignetta e della libertà d’espressione.

Iniziò la sua carriera negli anni ’60 come illustratore, per poi affermarsi come vignettista politico sulle principali testate nazionali: la Repubblica, La Stampa, Il Giornale, Panorama e QN.

Fu tra i primi in Italia a portare la vignetta satirica in prima pagina, trasformandola in un appuntamento quotidiano per milioni di lettori.

Nel novembre del 2023 a parlare della sua genialità fu Antonio Ricci, padre di Striscia. In quell’occasione, la Triennale di Milano, ospitava l’intera collezione originale delle vignette di Forattini. Circa 10.000 illustrazioni capaci di raccontare la storia d’Italia dal 1973 al 2017.

Vogliamosalutare Giorgio riprendendo le parole utilizzate da Antonio Ricci in quella circostanza: «Forattini è un maestro, anzi un maestrone, per tutti i vignettisti. Ha insegnato a tutti i vignettisti la battuta, la gag, il gag come dicono quelli che fingono di saperle tutte. Il gag deve essere immediato, chiaro, deve colpire subito, non deve essere troppo macchinoso. Per cui ci vuole una scrittura all’osso, bisogna lavorare per sottrazione. Anch’io sottraggo, nel senso che rubo, rubo fuorionda. Però è la stessa cosa: bisogna essere chiari, immediati».

Poi aveva anche raccontato com’era nata la loro amicizia. Rivediamo il video completo:

Nel corso del suo intervento Ricci menzionava il Tapiro consegnato da Staffelli a Forattini per il caso D’Alema-Mitrochin. Rivediamo il momento di quella storica consegna:

Qui invece Jimmy Ghione, in occasione dei 90 anni del maestro, lo intervistava e ripercorreva assieme a lui alcuni momenti speciali della sua lunga carriera:

Alla sua matita, simbolo di libertà e verità, va il riconoscente saluto di Striscia.

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