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Antonia Dell’Atte, musa di Armani e auto-ironico personaggio di Drive In: una modella raffinata che si arrabbia in dialetto salentino

Antonia Dell’Atte, musa di Armani e auto-ironico personaggio di Drive In: una modella raffinata che si arrabbia in dialetto salentino

Antonia Dell’Atte, musa di Armani e auto-ironico personaggio di Drive In: una modella raffinata che si arrabbia in dialetto salentino

Ha rappresentato la donna nuova, che ha una professione, sicura di sé, altera e dolce al tempo stesso, umanissima e lunare. Antonia Dell’Atte è stata scelta da Giorgio Armani che in lei ha visto queste caratteristiche e molto altro. Il primo incontro non fu, almeno così pare, un colpo di fulmine professionale: lo stilista scomparso pochi giorni fa ricevette il suo book ma passò oltre. Ma come ha raccontato la modella salentina a Il Messaggero, dopo un netto taglio di capelli, un giorno in un noto ristorante milanese Antonia catturò l’attenzione di “Re Giorgio”. Il resto è storia dell’alta moda in Italia e nel mondo.

Ma tra un primo periodo di successo sulle passerelle e sulle copertine e una seconda fase di rinascita, l’arcinota modella nata a Ostuni nel 1960 è stata protagonista di una delle trasmissioni che hanno fatto la storia della televisione: Drive In. Nel 1984 era nel cast del programma di Antonio Ricci, che andava in onda su Italia 1, con un personaggio dall’allure ironica. Sembrava un’auto-caricatura consapevole: una modella raffinata che si vanta della sua vita mondana e piena, per poi urlare in dialetto brindisino e di nuovo riacquisire – come se nulla fosse – il suo algido aplomb, come emerge dal video dell’ospitata in studio con Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti in questo link. Un’intuizione molto copiata nei decenni seguenti…
Pure il suo tormentone era in mood sartoriale: «Scusate, ho avuto un momento casual!».

Su Armani: «Le altre modelle erano valchirie sexy. Lui voleva rappresentare la donna moderna…»

A proposito del momento in cui fu scelta come “la donna Armani”, Dell’Atte ricorda: «Non ci potevo credere. Ero andata via dalla Puglia, dove con mia mamma separata con cinque figli, ero io a portare i pantaloni in casa, e improvvisamente ero considerata la bellezza mediterranea, la donna Armani, nel mondo».
Una donna “rivoluzionaria, sottolinea Valeria Arnaldi nell’intervista citata, pubblicata oggi, martedì 9 settembre 2025. «Sì, le altre modelle erano valchirie sexy. Lui voleva rappresentare la donna moderna, in carriera, che si fa rispettare. Mi diceva che ero divina, come una dea greca. Quando ricordano che sono stata la sua musa, penso che devo essere stata la musa della verità».

Antonia Teodora Dell’Atte lasciò il mondo della moda e della tv per sposarsi con Alessandro Lecquio di Assaba y Torlonia: al Corriere della sera raccontò l’anno scorso della fine del suo matrimonio. «Mi ha corteggiato per un anno, ci siamo sposati e siamo andati a vivere in Spagna. Sono stati tre anni di inferno, lui era una persona possessiva, dal carattere violento e manipolatorio, venivo costantemente umiliata».

Dell’Atte attrice per la Wertmüller e per Battiato in un videoclip, protagonista di Drive In e giurata di Velone

Per la sua esperienza personale la Dell’Atte oggi consiglia a tutte le ragazze di non lasciare mai il proprio lavoro per la richiesta del partner («Chi te lo chiede non ti ama»). Re Juan Carlos era lo zio del suo ex marito: l’ex re di Spagna e la regina Sofia aiutarono Antonia a uscire da quel matrimonio, come lei stessa ha raccontato. Nel 1991 la modella e opinionista tornò a lavorare per Giorgio Armani e nel 1993 girò con Franco Battiato il video di Caffè de la Paix (agli esordi, nello stesso periodo di Drive In, aveva recitato anche al cinema in Sotto… sotto… strapazzato da anomala passione della grande Lina Wertmüller). Tra gli impegni televisivi degli anni Duemila, ricordiamo quello nella giuria del programma Velone. Ecco un estratto della puntata del 7 giugno 2010 in diretta da Ostuni.

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