Il trapper era stato arrestato i primi di settembre dopo che i carabinieri avevano trovato una pistola con matricola abrasa nella sua stanza d’albergo e altre due armi nella sua abitazione. Per l’idolo dei giovani nonché emblema dell’“universo maranza” sono stati ora disposti i domiciliari dal giudice per le indagini preliminari. Uscirà quindi dal carcere, con braccialetto elettronico, per andare in una comunità terapeutica e intraprendere un percorso di “disintossicazione”.
Il cantante da milioni di ascolti aveva già rimediato una condanna definitiva a 2 anni 9 mesi e 10 giorni per la sparatoria di luglio 2022 in via Tocqueville a Milano. Molti commentano questa notizia esplicitando il timore che i testi cantati dal trapper possano affascinare una platea enorme di giovani veicolando messaggi sbagliati che inneggiano alla criminalità.
Ma chi sono i maranza? Tute acetate, maglie di qualche squadra di calcio e l’immancabile tracolla griffata: è così che si presentano. Poi orologi e collane, in ossequio alla cultura street, magari sfrecciando in bicicletta o su un monopattino elettrico per le vie della città. A preoccupare residenti e alcuni commercianti è invece il fatto che molti di questi spesso girino portandosi appresso coltelli che non hanno il timore di tirar fuori alla prima futile occasione.
Sempre più giornali nazionali riportano news relative a casi di cronaca che vedono coinvolti maranza riuniti in baby gang, tendenzialmente piccole bande dedite allo spaccio di stupefacenti e spesso coinvolte in risse e danneggiamenti.
Noi di Striscia ce ne occupiamo da tempo. Rajae qui ci portava a Bologna per raccontarci di questo fenomeno allarmante:
Da Bologna a Milano la situazione non cambia. Ma chi sono davvero i maranza? La nostra inviata l’ha chiesto ai diretti interessati:
