Un anno e tre mesi di reclusione per aver raggirato un uomo che intendeva acquistare un telefono. È questa la condanna comminata dal giudice a Stefano Pilleri, il “furbetto dei pacchi” del cui operato si è occupata Striscia la notizia.
Il giovane 25enne sardo agiva come un professionista dei raggiri nella compravendita di articoli online, sia come venditore che come acquirente. Decine e decine le persone vittime dell’imbroglio. Più volte, come documentato dai servizi di Moreno Morello, il ragazzo ha utilizzato anche dei “travestimenti” per legittimarsi, presentandosi come militare della Croce Rossa o rappresentante delle forze dell’ordine.
L’inchiesta di Striscia inizia nel gennaio del 2024. Morello, dopo aver raccolto decine di testimonianze di clienti e venditori raggirati, ci portava a Sinnai, in provincia di Cagliari, ovvero proprio nel paese da cui operava Pilleri.
Qualche giorno dopo, l’inviato tornava ad occuparsi del caso. L’avvocato di Pilleri sosteneva che il comportamento del suo assistito non fosse punibile e perseguibile.
Infine, dopo ulteriori segnalazioni, Morello tornava sulle tracce di Pilleri e riusciva a intercettarlo.