Qui la precisazione inviata da Striscia e pubblicata su Il Foglio:
Gentile redazione, abbiamo letto l’articolo di Annarita Digiorgio dal titolo “Chiuso il tour invernale di Olly. Possiamo dirlo: è il più “vaschiano” di tutti” in cui scrive: “Solo chi non lo aveva già sentito poteva dire che aveva vinto il Festival perché sponsorizzato dalla sua manager Marta Donà. Striscia la notizia ha marciato su questo complotto per settimane, dandogli il Tapiro. Noi, che lo seguivamo da tempo, e ci eravamo accorti di ciò che stava accadendo nei social, ma soprattutto lo avevamo visto sul palco mangiarsi i club, su queste pagine avevamo già scritto che sarebbe stato il vincitore”.
Innanzitutto, Striscia non ha marciato “per settimane” su alcun complotto, assegnando il Tapiro a Olly. Nessuna persecuzione. I servizi, peraltro esauritisi in soli 4/5 giorni, sono stati stimolati dalla curiosa esternazione fatta dall’inviato di Striscia, Pinuccio, in una trasmissione su Telebari registrata il 5 febbraio 2025, nella quale aveva annunciato con una settimana di anticipo il nome del vincitore di Sanremo 2025: «Quest’anno vince Olly. Non so nemmeno chi è, ma ho saputo che vince lui». E poi aveva continuato: «Quando vince un cantante, bisogna sempre chiedersi chi c’è dietro… andate a vedere chi c’era dietro il vincitore dell’anno scorso, chi c’era dietro quello di due anni fa: cosa avevano in comune?». «Il management», la risposta del conduttore in studio.
In secondo luogo, a fronte di numerose segnalazioni di spettatori particolarmente attenti, i servizi del tg satirico hanno spostato i riflettori anche sulle esibizioni del cantante ligure al Festival. Infatti, la performance di Olly, nelle serate di Sanremo in cui era in gara, era prevista in onda sempre tra le 22 e le 23, ovvero nella fascia oraria in cui il Festival ha registrato gli ascolti più alti. Inoltre, l’inviato di Striscia si è chiesto come mai i papabili vincitori dell’ultima edizione siano stati suddivisi in modo sbilanciato tra le serate di mercoledì e giovedì. Il mercoledì hanno infatti cantato molti tra i favoriti del Festival (Giorgia, Cristicchi, Fedez, Elodie e Corsi) arrivati poi nelle posizioni più alte della classifica finale; mentre giovedì, oltre a Olly, c’erano cantanti meno papabili.
Queste due curiose “coincidenze”, dunque, hanno sollecitato la nostra attenzione e, dato che “il dubbio è il padre di Striscia“, non abbiamo potuto esimerci dal sollevare il caso.
Temiamo, infine, che l’articolo possa alimentare in Olly una sorta di “sindrome di Calimero”, un vittimismo latente che sembrerebbe essersi già palesato nelle interviste che ha rilasciato subito dopo aver ricevuto il Tapiro.
Non dimentichiamoci che la prima posizione in Liguria nel campo dell’autocommiserazione è saldamente detenuta da Fabio Fazio e che difficilmente questi potrà essere scalzato dal primo gradino del podio.