Presunta edificazione abusiva in un’area vincolata della Valle dei Templi in Sicilia: in merito a questa. vicenda portata sotto la luce dei riflettori da Striscia il 27 febbraio 2025, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti. Una delle zone più importanti dell’isola, dal punto di vista del patrimonio archeologico, per anni è stata bersagliata dalla cementificazione incontrollata. La Regione, nel corso del tempo, ha posto dei vincoli di edificabilità per preservare il territorio: ma questi paletti, tuttavia, non vengono sempre rispettati.
Il Comune di Agrigento avrebbe edificato all’interno della Villa del Sole una costruzione – un asilo, che secondo Giuseppe Di Rosa del Codacons sembra “un’astronave”, apparsa in un’area “che doveva rimanere a verde” –: l’area “storicamente protetta” è soggetta al vincolo di inedificabilità: Stefania Petyx, che ha contattato anche la Sovrintendenza, ha sottolineato l’esistenza di presunte irregolarità, dall’apertura del cantiere all’abbattimento di alberi senza le autorizzazioni necessarie.
Il rischio di una scelta del genere da parte del Comune, avvenuta per decreto, è quello di compromettere il paesaggio e il patrimonio della Valle dei Templi, come sottolinea oggi anche La Sicilia, edizione di Siracusa e Ragusa.
Per questo il Codacons Sicilia chiede alla Corte dei Conti di verificare la legittimità degli atti dell’amministrazione comunale di Agrigento, tramite l’esposto redatto dall’avvocato Bruno Messina. La richiesta è anche quella di accertare eventuali responsabilità amministrative e danni erariali connessi all’uso di fondi pubblici, in particolar modo quelli che provengono dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, per oltre 3 milioni e 300mila euro.
La Sicilia riporta le dichiarazioni di Giovanni Petrone, presidente Codacons Sicilia: “È inaccettabile che si continui a mettere a rischio il nostro patrimonio culturale con operazioni che potrebbero rivelarsi illegittime. Chiediamo alla magistratura di fare chiarezza su questa vicenda e di punire eventuali responsabili”.