Rassegna Stampa

Corriere della Sera – Insulti razzisti alla nuova velina
«Striscia»: scelta tra 300 candidate

Corriere della Sera – Insulti razzisti alla nuova velina «Striscia»: scelta tra 300 candidate

Corriere della Sera – Insulti razzisti alla nuova velina
«Striscia»: scelta tra 300 candidate

Mikaela, di origini afro-asiatiche, in Italia da quando aveva 6 anni. Parla cinque lingue ed ha già partecipato a Zelig Circus e Dance Dance Dance. Si va dal commento sarcastico allo sfogo irripetibile. Dalla battutaccia all’insulto razzista nudo e crudo: «Il prossimo anno, per favore, due ragazze ariane!». Striscia la notizia annuncia su Facebook, e su un settimanale, i nomi delle due veline dell’edizione che sta per partire, lunedì 25 su Canale 5 con i conduttori storici Greggio-Iacchetti, e sul web si scatena il putiferio. Perché una delle prescelte, Mikaela Neaze Silva, è una bella ragazza di origini afro-asiatiche con capelli biondo cenere. E agli odiatori della Rete, i cosiddetti haters, che dietro il velo dell’anonimato sfoderano gli istinti più biechi, la cosa non è andata giù.
Chi dà ragione a Salvini, chi lamenta la perdita dell’identità nazionale
Attacchi come «Con questa velina ogni volta che vedo Striscia darò sempre più ragione a Salvini» o «Toglie il posto a una delle nostre ragazze, quando ne abbiamo di bellissime». Chi invoca la purezza della razza («Torniamo alle origini italiche», e la variante «Si è persa l’identità nazionale, a favore del politicamente corretto»), chi se la prende con la contraddizione estetica: «L’africana bionda, siamo al ridicolo».
Ma i denigratori sono una minoranza
Per fortuna, i denigratori sono una minoranza fra il migliaio di interventi, molti dei quali di apprezzamento per la nuova ospite di Ricci, che avrà al suo fianco la collega Shaila Gatta. Anche se un’ex velina come Alessia Mancini sostiene: «Siamo tutti uguali, il colore della pelle non ci differenzia. Però è pur vero che siamo in Italia e sarebbe bello fare onore al nostro Paese».
La scelta è avvenuta fra trecento candidate
Le ragazze, si spiega da «Striscia», sono impegnate con la preparazione di balli e stacchetti. E, si fa notare, sono state scelte tra 300 candidate. Così si racconta Mikaela a Sorrisi e Canzoni Tv, che ha incontrato le due, spalla contro spalla, in anteprima: «Ho 23 anni e sono nata a Mosca. Perché lì mio papà, che è dell’Angola, e mia mamma, che è afghana, si sono conosciuti mentre studiavano Medicina. Sono tornata a vivere in Angola fino a sei anni e poi ci siamo trasferiti a Genova dove ho vissuto e studiato danza. In tv sono già stata a Zelig Circus e Dance Dance Dance. Poi sono partita per una tournée in Cina e…».
Più di quattromila followers per Mikaela sul profilo Instagram
E adesso si ritrova sul palco di un programma come Striscia, dove è sicuro saprà farsi valere, dentro e oltre i classici stacchetti. Nel suo curriculum studi di Lingue: parla correttamente cinque idiomi diversi. Il suo profilo Instagram conta oltre quattromila followers, che ne ammirano la simpatia e la sagacia, oltre la bellezza.
Patrizia Mirigliani: «Polemiche superate dai fatti»
Polemiche che Patrizia Mirigliani, alla guida di Miss Italia, credeva archiviate per sempre. Terza classificata al suo concorso quest’anno Samira, di origine senegalese. Ricorda Patrizia: «Denny Mendez fu la prima Miss Italia di colore, era il 1996. Successe l’iradiddio. Allora non c’erano i social. Si scrivevano lettere ai giornali. Mio padre Enzo, quand’era chiaro che Denny l’avrebbe spuntata, mi prese da parte: “A decidere è il popolo italiano, si vede che siamo finalmente una società multietnica”. Gli scettici erano pur sempre una minoranza». Riflette: «Per le città vedo ragazzi di razze diverse mano nella mano. Com’è possibile non vedere i cambiamenti della società? Mi vanto di aver introdotto cinque anni fa la regola di ammettere concorrenti in procinto di ottenere la cittadinanza. Sono un’antesignana dello ius soli».
(Corriere della Sera/Laura Martellini, 12 settembre 2017)

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