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Le luci di Drive In, il programma che cambiò la storia della televisione italiana. Parla Antonio Ricci
Il Foglio

Le luci di Drive In, il programma che cambiò la storia della televisione italiana. Parla Antonio Ricci

Le luci di Drive In, il programma che cambiò la storia della televisione italiana. Parla Antonio Ricci

Lo show che rivoluzionò la Tv (e non solo) analizzato e raccontato dal suo creatore nel workshop all’Università Cattolica di Milano: era una satira, non una celebrazione, degli anni Ottanta, gli anni di Reagan e della finanza.

Da Il Foglio del 2 dicembre 2023, un estratto dell’articolo di Michele Masneri.

Come nome, Drive In ai più giovani ricorderà forse quegli accrocchi per vaccinarsi in macchina che si vedevano durante l’era Covid, ma per noi boomer degli anni Ottanta è una cosa molto molto importante. La trasmissione debutta il 4 ottobre 1983 alle 20:30 su Italia 1 alla stessa ora in cui su Canale 5 va in onda Dallas. «Italia 1 non la guardava nessuno», racconta al Foglio Antonio Ricci, inventore di quello e di tanti programmi che hanno fatto la storia, a margine di un workshop proprio sul quarantennale del Drive In tenutosi ieri all’Università Cattolica di Milano per il master dei Media e audiovisivi, che si è trasformato in una reunion tra post millennial occhialuti e volti che forse loro non hanno mai visto: Enrico Beruschi, Carmen Russo, Nino Formicola alias Gaspare del duo Zuzzurro e Gaspare. E poi Carlo Freccero e Barbara Palombelli per un applaudito “dibbbattito”. Tutto parte dall’equivoco-Drive In. Come i film dei Vanzina, il programma nasceva come satira, ed è stato preso invece alla lettera, come inno, di quegli anni. «Prendevamo in giro gli anni Ottanta, la Milano da bere, gli anni reaganiani, l’inizio della finanza», dice Ricci. «Avevamo l’americano vestito da Dallas, e venne pure il vero piccolo Arnold».

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