Il sito AostaNews.it denuncia la comparsa di candidati e liste elettorali che nulla hanno a che vedere con il territorio, in vista delle Comunali di alcuni paesi aostani. Per chi scrive il modus operandi ricorda quello già mostrato più volte in passato da Striscia la notizia, anche in un servizio di Pinuccio del 22 maggio 2023. Zero voti (ma un mese di congedo) per le liste fantasma: questa in estrema sintesi il nocciolo della questione.
Il problema coinvolge molti piccoli comuni in Italia, non solo in Valle d’Aosta o in Molise: spesso spuntano liste elettorali sconosciute, con nomi che spesso non ricevono nemmeno una preferenza e scompaiono nel nulla subito dopo il voto. Pare che certi candidati – nei casi descritti appartenenti alle forze dell’ordine – possano assentarsi dal lavoro per un mese. L’inviato del tg satirico approfondisce il caso di Salcito, in Molise: solo un pugno di abitanti ma ben nove liste.
Nel servizio Pinuccio fa notare che, poiché non si tratta di episodi marginali ma di circa cinquecento casi in Italia, le assenze determinano carenza di personale. E i cittadini – lo Stato – pagano il congedo… Alcune persone nelle liste fantasma vengono poi elette, in pratica per sbaglio: ovviamente loro non si presentano e questo crea problemi al momento dei Consigli comunali.
C’è un candidato che in 10 anni si è presentato in 10 comuni diversi!
Il servizio di Pinuccio aveva come caso di studio quello del Molise. L’articolo pubblicato su AostaNews.it riguarda invece gli uffici comunali di Arvier dove «un gruppo di persone della provincia di Varese, e qualcuno di Colleferro (Roma)» ha presentato «una lista di nove candidati, tutti di fuori Valle, aspirando a concorrere alle elezioni. Non sapevano però di dover trovare almeno cinque persone disposte a firmare perché la lista sia valida ed è partita la caccia al sottoscrittore in centro paese…» (questo e altri particolari sono riportati da Erika David nell’articolo).
In un altro piccolo centro, Jovençan, avrebbero cercato firme anche «tra gli anziani del paese, davanti alla chiesa, che però non hanno abboccato». Il sindaco di Arvier Mauro Lucianaz, che si ripresenterà con una sua lista, avrebbe anche allertato i carabinieri. L’articolo si conclude con un paragrafo che si intitola “Candidopoli” e “La banda dell’aspettativa“, ricorda le inchieste di Striscia la notizia e Repubblica e cita proprio il caso di Carbone (Potenza), che ripercorriamo in questo servizio del 28 settembre 2020.