I documenti pubblicati su Affari tuoi da Striscia la notizia nei giorni scorsi dimostrano l’esistenza di un budget prefissato e di dinamiche artificiose, messe in campo attraverso vincite alte per sostenere un nuovo conduttore, come Stefano De Martino, ostacolare la concorrenza e controllare il programma in modo che i picchi di spesa, affrontati per raggiungere tali scopi, vengano bilanciati da esborsi più bassi. Ebbene dopo la messa in onda dei servizi del tg satirico di Antonio Ricci – e dopo la pubblicazione anche sul sito dei documenti che il pubblico può tuttora scaricare cliccando qui– il Codacons ha presentato un esposto ad Agcom, Antitrust e Procura della Repubblica di Roma in merito a una “dubbia condotta” nell’ambito del programma televisivo di Raiuno, Affari tuoi.
«Da un’indagine del tg satirico Striscia la notizia sembrerebbe che nella nuova edizione di Affari tuoi le vincite sarebbero pilotate per rispettare il budget previsto per tutta l’edizione» scrive il Codacons. Il 24 settembre 2024 Max Giusti, ex conduttore del programma Rai, da ospite del podcast Tintoria ha ammesso l’esistenza di un budget medio per la trasmissione (ai suoi tempi 33.000 a puntata). Nonostante questo «l’autore del programma Pasquale Romano, il “Dottore” di Affari tuoi, in un’intervista a La Verità ha dichiarato che non esiste alcun budget proprio per la ingestibile aleatorietà del gioco – prosegue sempre il Codacons nel comunicato sull’esposto –. Ma secondo ciò che afferma Striscia la notizia il meccanismo dietro le vincite sarebbe influenzato e non libero: dietro al gioco, che non è affidato come ci si aspetterebbe esclusivamente alla fortuna, vi sarebbe una precisa strategia matematica».
Il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, prefigura anche ipotesi di truffa aggravata e per questo presenta un esposto ai vari organismi citati. «Se le vincite e le perdite fossero effettivamente pilotate attraverso una presunta strategia allora sussisterebbero gli estremi sia di una pratica commerciale scorretta sia di una truffa aggravata. La prima infatti si configurerebbe nel fatto che una pratica commerciale è scorretta se, tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, induce o è idonea ad indurre in errore il consumatore medio – si legge sempre nel comunicato –. Lo stesso potrebbe ipotizzarsi per il reato di truffa aggravata, ovvero se le vincite e le perdite fossero effettivamente pilotate è chiaro che sussisterebbero degli artifizi e raggiri che indurrebbero i concorrenti a perdere delle somme con connesso profitto per la Rai che non sforerebbe nel proprio budget dedicato alla trasmissione».
Alla faccia della casualità! Questa sera Striscia è tornata sull’argomento, come si vede nel video d’apertura, per dimostrare come premi altissimi siano spesso presenti sino alla fase finale del gioco…