Un grande dubbio arrovella Enrico Lucci: ma che c’azzeccano comportamenti, biografia e valori del miliardario Elon Musk con le convinzioni del centrodestra italico? “Dio, patria e famiglia” sembra essere un’espressione agli antipodi dell’universo di azioni e pensieri del patron di Tesla e Space X. L’inviato di Striscia la notizia con le sue perplessità è in buona compagnia, visto che ad esempio l’Huffington Post scrive «Meloni e Salvini sono pazzi del miliardario trumpiano. Chissà se hanno capito che è libertario, antistatale, nemico di ogni confine, a favore del far west del web e lanciato oltre ogni frontiera e barriera, morale e tecnologica». La testata diretta da Mattia Feltri titola tra l’altro il pezzo di Ugo Magri Fascisti su Marte. Il grande equivoco della destra per Musk.
Il quotidiano La Stampa individuava in due passaggi la contraddizione insita nello stesso Elon. «Musk il marziano, il visionario, l’uomo dello spazio, da vicino assomiglia più a un sovranista europeo. Un Orban o un Morawiecki. “Italiani, fate più figli!”, esorta dal palco di Atreju. Uno spot per la natalità mentre la premier si spella le mani in prima fila. Critico con l’Europa, scettico con gli ambientalisti, in dissenso con il politicamente corretto delle nuove produzioni Disney» era l’incipit dell’articolo di Antonio Bravetti che poi però ricordava tanti altri “pianeti” della galassia del proprietario di X, l’ex Twitter.
Musk ha infatti undici figli di madri diverse, alcuni dei quali nati grazie alla fecondazione in vitro: una delle figlie è venuta al mondo attraverso maternità surrogata (in Italia diventata reato universale con la legge approvata in Senato il 16 ottobre 2024) e un’altra è transgender. La difesa della “famiglia naturale” sembra un’idea a distanza siderale da tutto ciò. È per questo che nella puntata di lunedì 18 novembre 2024 Enrico Lucci intervista Gerolamo Cangiano e Augusta Montaruli di FdI, Alessandro Cattaneo e Mauro D’Attis di Forza Italia, Stefano Candiani della Lega: per sapere come si possano conciliare pratiche e teorie tanto divergenti (fa capolino pure lo scrittore Fulvio Abbate che sull’amore dei politici per l’imprenditore sudafricano, naturalizzato statunitense, butta lì un’ipotesi: «C’ha i soldi!»).
Tra le tante risposte raccolte va la pena sottolineare che all’enunciazione del trittico “Dio, patria, famiglia” da parte di Lucci l’attuale ministro della Cultura Alessandro Giuli replica (forse paganamente?) “Dei, patria e famiglia”…