Che il Canale Lagrimaro sia inquinato non ci sono più dubbi. Ad ammetterlo in fondo è stato lo stesso ministro per l’Ambiente Sergio Costa, che in risposta all’interrogazione parlamentare presentata dal deputato Cinque Stelle Giorgio Lovecchio ha detto: «È stato eseguito un sopralluogo presso il canale Lagrimaro i cui esiti analitici non sono stati ancora ultimati. Dalla relazione di sopralluogo si evincono una serie di fattori concomitanti che generano lo stato di criticità del canale dovuto non solo a sversamenti incontrollati ma anche ad un forte fenomeno di abbandono di rifiuti. Dal campionamento effettuato, le acque del canale sono apparse più simili ad un refluo che a un corso d’acqua. II liquido ha presentato una colorazione scura con evidenti fenomeni di putrescenza che danno origine a miasmi persistenti. Già a livello visivo – aggiunge Costa – il canale è da ritenere a forte stato di degrado ambientale e igienico-sanitario. La presenza di rifiuti, oltre che di folta vegetazione, ha reso prevedibile una verosimile assenza di regolare manutenzione del canale. In alcuni tratti non si è riscontrato il decorso delle acque che sono risultate stantie, con un ulteriore aggravio della già precaria condizione ambientale-sanitaria».
Eppure da luglio nulla è cambiato, come spiega l’associazione CittadinanzAttiva a L’Attacco: «Vogliamo vedere un’azione decisa del ministro Costa affinché prenda in mano la situazione, obbligando chi di dovere a bonificare il canalone. L’Arpa ha effettuato un campionamento dell’acqua rilevando la presenza di metalli pesanti e un eccesso, di molto superiore alla norma, di cloruro di sodio. Non abbiamo più detto niente perché si ha l’impressione che nessuno si prenda la briga di voler realmente risolvere la problematica».
Del Canale Lagrimaro ci eravamo occupati lo scorso aprile con un servizio del nostro Pinuccio nel quale vi mostravamo come il canale sembrasse ricoperto di cemento, tanto era scura la sostanza che vi scorreva.
Dopo i servizi di Striscia, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura di Foggia, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari hanno posto sotto sequestro preventivo l’intero canale Lagrimaro, che corre nelle campagne di Cerignola per circa 2 km.
Ora, come documenta L’Attacco, l’intera zona sembra sospesa nel tempo, tanto è il silenzio attorno e lo stato di abbandono.