Fu truffa quella operata dalle sei persone della Hypo Alpe Adria Bank che tra il 2004 e il 2013 rivestivano ruoli di rilievo ai danni dei clienti che stipularono con loro contratti di leasing a tasso variabile e che si ritrovarono con gli interessi gonfiati con il tempo.
A dirlo è il Tribunale di Udine, che ha emesso la sentenza dopo quattro ore di camera di consiglio.
L’inchiesta era scattata dopo i servizi di Striscia la notizia del 2013 che raccontavano di come l’allora direttore generale Lorenzo Di Tommaso avesse architettato il meccanismo di “doping” sistematicamente applicato ai leasing.
Per lui i giudici hanno stabilito infatti la pena più alta, calcolata in 5 anni e 6 mesi di reclusione.
Le altre cinque persone, che all’epoca ricoprivano ruoli apicali sono state condannate a 3 anni e 7 mesi.
La sentenza, inoltre, ha riconosciuto il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, a favore di tutte le parti civili.
La Guardia di Finanza, incaricata di condurre le indagini, aveva calcolato in 88.134.000 di euro i rincari applicati ai 54.568 contatti alterati.
Questo l’ultimo servizio che riguardava la Hypo Alpe Adria Bank di cui ci eravamo occupati.