La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge contro discriminazioni e violenze imputabili a orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo.
Si tratta della proposta nota come “Legge sull’omotransfobia” di cui tanto si è parlato negli ultimi mesi, anche se – come spiegato – riguarda tutta una serie di categorie di persone.
Il “ddl Zan”, dal nome del deputato che l’ha redatta, Alessandro Zan del Partito Democratico, ha ottenuto 265 voti a favore, 193 contro e un astensione.
La Camera ha approvato la legge contro l’#omotransfobia, la #misoginia e l’#abilismo. Un grande passo avanti contro discriminazioni, odio e violenze.
Con lo stesso impegno e la stessa tenacia inizieremo il percorso al #Senato. L’#Italia raggiungerà questo traguardo di civiltà
— Alessandro Zan (@ZanAlessandro) November 4, 2020
Il voto si è tenuto a scrutinio segreto, cosa che ha permesso anche ad alcuni deputati dell’opposizione di votare a favore (secondo i giornali si tratterebbe di cinque esponenti di Forza Italia).
Il disegno passerà ora nelle mani del Senato, dove la maggioranza è risicata e i numeri potrebbero non garantire un’approvazione.
La misura più importante del disegno di legge è quella che prevede l’estensione delle protezioni attualmente in vigore per i crimini d’odio (previste dalla cosiddetta legge Mancino del 1993) ai reati per omotransfobia, misoginia e abilismo.
L’obiettivo dichiarato è quello di mantenere il ddl inalterato (cioè senza modifiche da parte del Senato), in modo da evitare un nuovo ritorno alla Camera.
Striscia già da tempo si batte per contrastare ogni forma di discriminazione e per promuovere le belle iniziative volte a denunciare gli atti di odio o violenza.
L’approvazione arriva poche settimane dopo le dichiarazioni di Papa Francesco, rese pubbliche da un documentario, che suggerivano la necessità di una legge sulle unioni civili e che ribadivano la sua posizione riguardo le discriminazioni.
Foto di Jasmin Sessler da Pixabay