News

Mafia, dal procedimento “Adrano libera” arriva la lettera del pentito

Mafia, dal procedimento “Adrano libera” arriva la lettera del pentito

Mafia, dal procedimento “Adrano libera” arriva la lettera del pentito

Con due pagine fitte fitte, il collaboratore di giustizia Vincenzo Rosano affida a una lettera le sue prime dichiarazioni, dopo un mese dal suo pentimento. La lettera si apre con la richiesta al giudice per essere interrogato, così da poter dare il suo contributo e fare i nomi e svelare i retroscena di un contesto che conosce molto bene. Gli interessi del gruppo criminale di cui faceva parte riguardavano soprattutto lo spaccio di stupefacenti (in quantità tali da poterli vendere anche ad altri clan), senza tralasciare furti, omicidi ed estorsioni.

Nei confronti di Rosano il Pubblico Ministero ha presentato una richiesta di giudizio immediato contestandolo con l’articolo 416 bis. Inoltre, negli atti si fa riferimento a delle collaborazioni per una serie di delitti messi in atto per affermare l’egemonia del proprio clan sugli altri.

Tra i nomi che vengono citati nella lettera vi è anche quello dell’uomo che rilasciò un’intervista a Stefania Petyx nel 2017 quando Adrano era stata tappezzata di necrologi, dopo il lugubre gesto la nostra inviata aveva chiesto ai cittadini di metterci la faccia con un cartello in cui esprimevano la loro posizione contro la mafia.



La notizia del suo pentimento non era attesa né dall’opinione pubblica, né dai membri della sua organizzazione che ora dovranno vedere gli effetti delle sue dichiarazioni. L’elenco di nomi fatti dal neo pentito sono ancora tutti da verificare, nella missiva specifica anche il ruolo che ognuno degli appartenenti al clan occupava. La lettera si conclude dicendo: “Non posso andare oltre perché ancora collaboro da poco, neanche appena un mese”; tutto questo non prima di convincere il Gip della sua attendibilità nelle dichiarazioni fatte.

Ultime News

tutte le news