Sciacca riavrà le sue terme. Per il comune siciliano in provincia di Agrigento la Regione ha finalmente annunciato il bando per l’affidamento in concessione e la gestione delle strutture per procedere a una – si spera – veloce riapertura delle Terme di Sciacca.
Gli impianti, chiusi dal 2015, potranno finalmente tornare a ospitare turisti e a essere motivo di attrazione per tutto il territorio.
“Stiamo mantenendo l’impegno di ridare finalmente vita alla nuova stagione delle Terme di Sciacca – commenta al Giornale di Sicilia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – Vogliamo attivare un’offerta che metta insieme le tradizionali mete turistiche con una rete di centri d’eccellenza per le cure termali e il benessere fisico. Un modo per ampliare e destagionalizzare i flussi di visitatori che scelgono la nostra isola. Le ricadute sul territorio, non solo di Sciacca, saranno evidenti: il segmento del turismo termale può e deve integrarsi alle altre offerte, con ricadute significative sull’intero territorio”.
Il documento, elaborato dall’assessorato regionale dell’Economia, d’intesa con il Comune, prevede che le domande siano presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale della Comunità europea.
Gli immobili individuati e disponibili sono gli stabilimenti “Nuove Terme” e “Vecchie Terme”, il Grand Hotel delle Terme, il Parco delle Terme, le piscine Molinelli e quelle sulfuree coperte.
Per partecipare al bando è necessario possedere alcuni requisiti: un’adeguata capacità economico-finanziaria e tecnica commisurata al tipo di progetto e investimento proposto; possedere adeguata esperienza nel settore turistico-termale e avere realizzato nel settore, negli ultimi dieci anni, investimenti per un importo almeno pari a quello previsto dal progetto proposto.
La durata della concessione sarà determinata sulla base del progetto selezionato e non potrà essere comunque superiore ai trenta anni. Per i primi tre anni, a titolo di compensazione per le spese sostenute per la realizzazione del progetto, il complesso potrà essere gestito a titolo gratuito, cioè senza il pagamento del canone di locazione. Alla scadenza, l’amministrazione stabilirà la misura del canone tramite valutazione dell’Agenzia delle entrate o dell’ufficio del Genio civile territorialmente competente.
Di Sciacca e delle sue terme avevamo già parlato poco tempo fa in un servizio di Stefania Petyx, proprio per sottolineare l’incongruenza tra la richiesta del comune di aggiungere al nome della città il termine “terme” pur non avendo nessuna struttura funzionante.